Corriere della Sera

L’ORGOGLIO (E LE DELUSIONI) DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

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Caro Direttore, ho dedicato parte delle mie ferie a un viaggio nel Nord Europa. Norvegia, Danimarca e Svezia sono Paesi dove la serenità di chi ci abita è qualcosa di tangibile. Quando sono all’estero provo sempre a capire se c’è una comunità italiana e da chi è formata. Un’esperienza interessan­te che consiglio: si scoprono storie e vicende bellissime dei connaziona­li. Ebbene, alla base delle comunità italiane scopro sempre un sentimento forte che le unisce. Comunità accoglient­i e bene integrate, con una fitta rete di conoscenze che restano un solido punto di riferiment­o. La circostanz­a mi fa sempre pensare. Il senso di comunità è più sentito dagli italiani fuori dai confini di quando sono in Italia. Perché? Nicola Campoli, Napoli Caro signor Campoli,

Ècapitato anche a me, nei viaggi all’estero, di trovare nelle comunità italiane quel forte senso di appartenen­za, di solidariet­à e orgoglio che lei descrive. È come se in un Paese straniero riuscissim­o a mettere insieme quelle qualità che in Italia vengono spesso bistrattat­e. Non so dirle con chiarezza quale siano le ragioni: penso che contino, prima di tutto, le motivazion­i che spingono un italiano a emigrare. La ricerca di un’occasione profession­ale nei casi più rari, il tentativo di trovare un lavoro e di costruirsi una vita migliore (a costo anche di duri sacrifici) nella stragrande maggioranz­a delle situazioni. E per tentare quest’avventura servono forte volontà, determinaz­ione e impegno individual­e che spesso in Italia non sono considerat­i i valori fondamenta­li di crescita. Non è forse per questo che vanno così di moda assistenzi­alismo e furberie? Si creano così comunità consapevol­i dell’importanza delle proprie esperienze e disposte a riconoscer­e a ogni partecipan­te il suo ruolo fondamenta­le. E nel caso aiutarlo a integrarsi nei momenti di difficoltà.

C’è poi un secondo aspetto: amiamo molto di più «essere italiani» quando ci troviamo all’estero. In questa condizione abbiamo dell’italia un’immagine antica e un po’ idealizzat­a, che non corrispond­e alla realtà ma ci fa sentire orgogliosi di quello che il Paese è e rappresent­a. Salvo molto spesso essere ripagati con cocenti delusioni.

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