I limiti delle rivali
Juventus già padrona Campionato segnato?
premessa è doverosa tanto quanto la domanda inevitabile, pertanto partiamo già dalla seconda: campionato finito? A settembre? Possibile? Quindi la premessa, anzi le: 1) siamo solo alla terza giornata, condizione che impedisce pronunce definitive ad ogni persona assennata; 2) qualcuno, tipo il Milan, manco ha giocato tutte e tre partite; 3) esperienza insegna che le gare che precedono la classica serrata settembrina per le Nazionali sono spesso uno spot e che solo dopo s’inizia a fare sul serio. Tutto verissimo. Eppure pronti via e la Juve è già lassù a punteggio pieno. Da sola. Per di più senza incantare e soprattutto senza Cristiano Ronaldo, a secco dopo 270 minuti. Che è poi l’altra domanda che sotto sotto ci facciamo tutti: e quando quello si sveglia che succe-
d Mourinho Vincono lo scudetto da sette anni, il loro vero obiettivo è l’europa
de? C’è anche una statistica che sostiene la tesi del tutto finito: quando Madama dopo tre giri balla sola, poi vince lo scudetto. Dal 2000 a oggi è successo tutte le volte: 2002, 2005, 2006, 2017.
La discussione è ampia, le opinioni varie. Dubbi però sulla superiorità tecnica non ne ha nessuno, nemmeno un neutrale come il c.t. Roberto Mancini: «Mi sembra non sia cambiato niente, la Juve è sempre la più forte». Ancora di più, direbbero i 257 milioni investiti in estate che valgono il primato di spesa europeo. Urbano Cairo, patron del Toro, ha toccato proprio questo argomento: «I fatturati parlano chiaro, la differenza fra loro e gli altri è abissale, non c’è partita». Ci si aspettava però onestamente una competizione più serrata. Tutte le grandi hanno invece già perso almela no una partita. Ognuna ha i suoi problemi e, di quell’antijuve che ha riempito i giornali d’estate, ora non c’è nemmeno l’ombra: il Milan si sta ricostruendo dopo la tremenda crisi societaria, l’inter procede fra i soliti alti e bassi («sarà un enigma, vedrete» ci disse Arrigo Sacchi prima di iniziare), la Roma non ha ancora una precisa identità tattica, il Napoli è alle prese con gli effetti collaterali del postsarrismo.
A proposito. Dopo essersi scusato per i tre gol beccati in casa della Samp, anche Aurelio De Laurentiis ha detto la sua sulla Juve: «La sua forza è la calma, da noi se CR7 non avesse ancora segnato ci sarebbe la rivoluzione». Conta tanto invece secondo Renzo Ulivieri, presidente degli allenatori, la mano di Allegri: «Vincere anche sotto tono, questa è la loro diversità». Le
d Altobelli Bisogna marcarla e aspettare il momento giusto, può arrivare
quote sulle scommesse dello scudetto bianconero sono crollate: secondo i bookmaker a 35 giornate dalla fine il discorso è chiuso. Chissà chi avrà ragione tra Bobo Vieri («non c’è nessuna anti-juve»), Aldo Serena («non è finita»), Antonio Cassano («vincono a febbraio») e l’ex c.t. Ventura («c’è tempo, calma»), fatto sta che secondo qualcuno la chiave di tutto sarà la Champions. Sentite un po’ José Mourinho: «Vincono lo scudetto da sette anni, il loro obiettivo è la Champions League».
Spiega Alessandro Altobelli che è proprio in quella piega che si deve infilare la concorrenza: «Arriverà un momento in cui sarà distratta dal vero obiettivo, è allora che le altre dovranno starle addosso e piazzare il colpo vincente. Non so quando ma succederà» assicura Spillo. Con postilla: «Sempre che non si svegli Cristiano, in quel caso mettetevi il cuore in pace». Articolo di ieri del quotidiano portoghese ’A Bola: «Storicamente il suo mese più prolifico è settembre, al Real 57 gol in 9 anni». Ci siamo. Vediamo se è davvero già tutto finito.