Corriere della Sera

«Subito misure su Fisco e reddito di cittadinan­za I soldi? Via i privilegi»

Il pentastell­ato Buffagni (Affari regionali)

- di Emanuele Buzzi

«Già dal 2019 inizieremo a mettere in campo le prime misure sia per il reddito di cittadinan­za che per la flat tax»: il sottosegre­tario M5S Stefano Buffagni non ha dubbi. Le due misure partiranno, ma «c’è un grande lavoro da realizzare per garantirne il funzioname­nto ».

Dove troverete le risorse? Sacrifiche­rete la flat tax se necessario?

«Sacrifiche­remo i privilegi come abbiamo già dimostrato con il taglio dei vitalizi».

I tagli però coprono solo una piccola fetta…

«I soldi per far partire le misure cardine ci sono, e si possono usare i fondi europei per le politiche attive e quelli del fondo sociale europeo per l’inclusione. Il contratto di governo parla chiaro ed il nostro è un mandato quinquenna­le; si va avanti un passo alla volta».

Tria parla di un rapporto deficit pil al 2% Salvini di sfiorare al 3%...

«Concordo con l’obiettivo che si è posto il ministro, ma deve garantirci la possibilit­à di dare risposte concrete ai cittadini e sostenere gli investimen­ti. Si sta lavorando, ci sono in corso continue riunioni per la legge di stabilità e io sono ottimista».

Sì è espresso in modo favorevole sull’asta dei Btp...

«Mi faccia chiarire».

Dica.

«La crescita del tasso di emissione per me era purtroppo già assodata ma stiamo lavorando per farla rientrare. La nota positiva è che anche in questa fase la domanda dei nostri titoli alle aste non manca affatto, ed è rimasta più o meno in linea con le precedenti emissioni; non nascondo ci fosse attenzione particolar­e sul tema».

Qual è la priorità sulle pensioni?

«Il taglio alle pensioni d’oro è una questione di giustizia sociale; vogliamo riequilibr­are quelle pensioni sovradimen­sionate rispetto a ciò che è stato versato, il che ci può dare una mano a finanziare l’aumento delle pensioni minime».

Secondo i rumors le urne sono una possibilit­à concreta: il governo è già fallito?

«Illazioni. La maggioranz­a è unita e lavora per migliorare la qualità di vita dei cittadini».

Tra M5S e Lega però ci sono parecchi punti di attrito

«Attriti li leggo sui giornali. Ci sono punti di vista diversi e discussion­i, come in una democrazia che si rispetti».

Su Cdp sembrate mirare a un utilizzo diverso della Cassa: cambierete lo statuto?

«Ad oggi non riteniamo sia necessario cambiare lo Statuto, che anzi garantisce i risparmi degli italiani, per noi sacri. Prima di effettuare le nomine, abbiamo condiviso con il socio di minoranza gli obiettivi e le strategie».

Grillo era scettico nei confronti delle fondazioni bancarie. Avete cambiato idea?

«No, anzi. La trasparenz­a per noi è fondamenta­le. Alcune fondazioni lavorano in piena trasparenz­a da anni e con ottimi risultati, su altre si deve lavorare in quella direzione. Insieme "Fondazioni bancarie Aiuti ai bimbi in povertà dalle fondazioni bancarie Così sarà meno oneroso il reddito di cittadinan­za

possiamo aiutare quel milione e duecentomi­la bambini che nel nostro paese vivono sotto la soglia di povertà: lavoreremo su quella platea con le fondazioni per alleggerir­e il peso del reddito di cittadinan­za sulle casse pubbliche. Tutto è possibile se c’è spirito collaborat­ivo».

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Stefano Buffagni, 34 anni, sottosegre­tario del ministero Affari regionali

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