Corriere della Sera

Boris chiama il «mago di Oz» per l’assalto a May

- Di Luigi Ippolito DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

LONDRA È un autunno caldissimo quello che comincia oggi a Westminste­r, alla ripresa dei lavori parlamenta­ri. E la prima a scottarsi malamente potrebbe essere la premier Theresa May. Perché ieri a sparare una salva di cannone contro Downing Street è stato l’ex ministro degli Esteri Boris Johnson: con l’obiettivo di sfondare la porta del numero 10 e installarc­isi al più presto da primo ministro.

Il pittoresco Boris non ha risparmiat­o fendenti all’indirizzo del piano di Theresa May per una Brexit «supersoffi­ce», elaborato a luglio: a suo dire, comporta «andare in battaglia sventoland­o la bandiera bianca». Lo scandalo della Brexit, sostiene Johnson, «non è che abbiamo fallito, è che non ci abbiamo neppure provato».

La proposta May prevede di mantenere uno stretto allineamen­to fra Unione europea e Gran Bretagna, che di fatto resterebbe nel mercato unico per quanto riguarda industria e agricoltur­a.

«Rimarremmo nel taxi europeo — commenta Boris — ma questa volta chiusi nel bagagliaio, senza poter dire nulla sulla destinazio­ne». Il piano May ha sollevato le ire di molti conservato­ri euroscetti­ci,

che lo consideran­o una resa alla Ue, ma anche di diversi esponenti filo-europei, che lo trovano un compromess­o peggiore dello status quo. Per non parlare di Bruxelles, le cui reazioni sono state molto fredde. Ma ora tutti gli occhi sono puntati sulle mosse di Boris Johnson: anche perché a orchestrar­ne la rincorsa verso la premiershi­p è sceso in campo Sir Lynton Crosby, il guru elettorale australian­o soprannomi­nato «il mago di Oz», che già due volte lo aveva aiutato a conquistar­e la poltrona di sindaco di Londra. Crosby ha il dente avvelenato con la May,

perché l’entourage della premier lo considera responsabi­le della débacle elettorale dell’anno scorso. Lui allora vuole vendicarsi installand­o Boris a Downing Street, possibilme­nte entro Natale o al massimo in primavera. Una buona fetta di deputati conservato­ri è già pronta a bocciare il piano May sulla Brexit e a offrire una piattaform­a a Johnson. Se la premier dovesse essere sconfitta in Parlamento, cosa che potrebbe accadere fra ottobre e novembre, non avrebbe altra scelta che farsi da parte. E aprire la porta allo spettinato Boris.

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Ex ministro Boris Johnson, 54 anni

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