Austerity in Argentina: presentato il piano Macri
Pacchetto d’emergenza in Argentina, dopo la maxi svalutazione del peso nelle ultime settimane che ha mostrato ancora una volta la precarietà della sua economia. Il presidente Mauricio Macri ha annunciato una manovra da 11 miliardi di dollari che da adesso al 2020 tra tagli di spese e nuove entrate dovrebbe riequilibrare i conti. L’ultimo accordo con il Fondo monetario prevedeva una riduzione del deficit all’1,3 per cento nel 2019; adesso la meta è stata portata a zero. Le misure principali annunciate da Macri sono la riduzione del numero dei ministeri da 23 a 10 e una serie di imposte d’emergenza, tra le quali un aumento delle tasse sulle
esportazioni. Un tema estremamente delicato, soprattutto per gli agricoltori, e che in passato ha creato forti tensioni nel Paese.
Nelle aspettative del governo, le misure dovrebbero calmare la corsa al dollaro (il peso intanto è tornato a quota 37-38 dal record di 42 della scorsa settimana) e ristabilire un po’ di fiducia tra gli investitori internazionali. Macri ha infine ammesso qualche responsabilità: «L’euforia che abbiamo generato con la vittoria alle elezioni, le promesse di cambiamento e l’obiettivo di frenare il cammino che ci avrebbero portato a diventare un nuovo Venezuela ci hanno aiutati all’inizio. Ma dopo due anni la situazione è cambiata, chi ci prestava denaro ha iniziato ad avere dubbi, anche grazie ad eventi esterni. Ora è arrivato il momento di cambiare passo», ha spiegato Macri.