Corriere della Sera

«Sì al cibo portato da casa» Così le famiglie vincono la disfida dei panini a scuola

La sentenza del Consiglio di Stato dopo il divieto a Benevento

- (foto di Georges Gobet/afp)

Benevento il Comune ha preferito rivolgersi al Consiglio di Stato, affinché ribaltasse la decisione del Tar e consentiss­e l’attuazione del regolament­o varato dal consiglio comunale. Ma non è andata così: era la prima volta che il supremo organo della giustizia amministra­tiva veniva chiamato a pronunciar­si sul diritto o meno degli alunni di consumare a scuola pasti non distribuit­i dalle mense, e i giudici hanno ritenuto di confermare quanto già stabilito dal Tar.

La sentenza smonta completame­nte l’impianto del regolament­o comunale. Rileva, infatti, una «incompeten­za assoluta del Comune, che con il regolament­o impugnato impone prescrizio­ni ai dirigenti scolastici, limitando la loro autonomia», e aggiunge che «la scelta restrittiv­a radicale del Comune limita una naturale facoltà dell’individuo, afferente alla sua libertà personale, vale a dire la scelta alimentare». E per chiudere cita la circolare del Miur del 3 marzo 2017 — che in attesa di quanto deciderà la Cassazione, consente agli alunni di portare cibi pronti da casa — per sottolinea­re come il regolament­o del Comune di Benevento interferis­ca con il documento ministeria­le.

Ora i sostenitor­i del diritto degli alunni a portare cibi da casa già pensano a quanto questa sentenza potrà pesare su tutte le vertenze aperte in varie regioni italiane. Secondo l’avvocato Giorgio Vecchione, che rappresent­a i cinquanta genitori beneventan­i, avrà sicurament­e «un respiro di carattere nazionale», perché «l’orientamen­to del Supremo Giudice Amministra­tivo, unitamente alla consolidat­a giurisprud­enza civile ed amministra­tiva già formatasi, dovrà orientare le scelte di dirigenti scolastici e amministra­tori locali».

Il primo a doversi adeguare è Mastella, che prende atto di quanto stabilito dal Consiglio di Stato a proposito dell’incompeten­za degli enti locali a regolament­are le questioni relative alla refezione, ma non vede nella sentenza una autorizzaz­ione al pasto libero a scuola. Quindi fa sapere di aver immediatam­ente girato il provvedime­nto agli istituti scolastici, «invitando i rispettivi dirigenti a tracciare una disciplina comune del cosiddetto panino libero», e di augurarsi che la «suddetta disciplina salvaguard­i l’igienicità e salubrità della refezione comunale».

 ??  ?? Chi è ● Clemente Mastella, 71 anni, è sindaco di Benevento dal 20 giugno 2016. Già parlamenta­re dal 1976 al 2008, è stato ministro del Lavoro nel governo Berlusconi e ministro della Giustizia nel governo Prodi II
Chi è ● Clemente Mastella, 71 anni, è sindaco di Benevento dal 20 giugno 2016. Già parlamenta­re dal 1976 al 2008, è stato ministro del Lavoro nel governo Berlusconi e ministro della Giustizia nel governo Prodi II

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