Il Premio Masi a Camon, Greco e Nordio
Il 29 settembre al Filarmonico la cerimonia. Riconoscimenti al cardinale Zenari e al sommelier Bassett
Con l’efficace espressione «Pil letterario delle Venezie», la giuria del Premio Masi, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, mette in evidenza «l’operare con dedizione e impegno non esibito, il tratto comune dei personaggi premiati nella trentasettesima edizione». Oltre alla «straordinaria ricchezza di questa terra nel proporre figure di levatura culturale e artistica». La cerimonia di premiazione è fissata per il 29 settembre presso il Teatro Filarmonico di Verona, ma ora c’è l’annuncio dei nomi selezionati.
Promosso da Masi agricola, importante azienda vitivinicola della Valpolicella, il Premio si articola in tre sezioni: Civiltà veneta, Internazionale civiltà del vino, Internazionale Grosso d’oro veneziano. Con ordine, il primo riconoscimento (personaggi che si sono distinti nei campi della letteratura, giornalismo, arte, scienza e altre attività umane) va a tre intellettuali di diversa estrazione: lo scrittore padovano Ferdinando Camon («nella ricca opera letteraria ha saputo unire i valori dell’antica civiltà contadina a quelli di una società aperta»); il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco («vicentino, sostiene e diffonde una visione nuova dei musei»); il magistrato Carlo Nordio («trevigiano, in prima fila nella lotta al terrorismo e alla corruzione, senza trascurare la garanzia dei diritti costituzionali»).
Tocca, quindi, a Gerard Basset, Master of Wine, Master sommelier («ha contribuito in maniera determinante alla comprensione, apprezzamento e promozione del vino nel mondo») il Premio internazionale Civiltà del vino. Il Grosso d’oro veneziano, mirato a esaltare chi si spende per la solidarietà e la comprensione fra i popoli, viene conferito al cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria dal 2008, al quale viene «riconosciuto l’altissimo valore dell’attività svolta nell’estrema complessità del tessuto politico, religioso e sociale di un Paese tormentato da una lunga e atroce guerra».
Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione Masi e presidente di Masi agricola, sottolinea come «il Premio alla solidarietà quest’anno coinvolga un’alta personalità veneta. Viene così riconosciuto il valore a una regione che nel corso della sua storia ha donato con generosità al mondo migliaia di missionari e volontari».