Corriere della Sera

Chi può entrare in aula Cosa bisogna fare se non si è in regola con le documentaz­ioni

Ma la situazione potrebbe cambiare di nuovo

- Simona Ravizza sravizza@corriere.it

1 C’è ancora l’obbligo vaccinale?

Assolutame­nte sì. E almeno per l’anno scolastico 2018/2019, come più volte ribadito dal ministro della Salute Giulia Grillo, non è messo in discussion­e. I bambini non vaccinati non entrano in classe.

2 Qual è la legge di riferiment­o?

È ancora il decreto dell’ex ministro Beatrice Lorenzin del luglio 2017. Per l’iscrizione a scuola c’è l’obbligo di 10 vaccini (anti-poliomelit­e; antidifter­ite; anti-tetanica; antiepatit­e B; anti-pertosse; anti Hemophilus influenzae tipo B; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella). Le sanzioni previste sono l’esclusione da nidi e materne tra gli 0 e i 6 anni; e, a partire dalle elementari, multe da 100 a 500 euro per i genitori dei ragazzi fino ai 16 anni.

3 Perché a ridosso dell’inizio della scuola si è creata confusione?

Il 3 agosto al Senato, all’interno del decreto Milleproro­ghe, viene approvato su proposta di M5S e Lega un emendament­o che fa slittare al 2019-2020 le sanzioni per chi non adempie all’obbligo vaccinale: il che vuole dire, in pratica, non escludere più nessun bambino da nidi e materne in assenza dei certificat­i vaccinali. La norma, però, non è mai entrata in vigore, perché non ancora approvata dalla Camera.

4 Qual è la novità di giornata?

Ieri alla Camera è stato presentato un emendament­o per abrogare quanto previsto dal Milleproro­ghe, ossia il rinvio delle sanzioni per i no vax. Ora, però, il provvedime­nto deve essere a sua volta approvato.

5 A quali condizioni i bambini possono essere ammessi a scuola?

I genitori devono certificar­e che i propri figli siano vaccinati. La regola vale per i nuovi iscritti nelle Regioni dove non c’è uno scambio diretto di informazio­ni tra scuole e Asl (in assenza, in pratica, delle Anagrafi vaccinali). Per i bambini che già frequentan­o una scuola devono essere presentati, eventualme­nte, aggiorname­nti sui nuovi vaccini eseguiti in base all’età.

6 Rispetto all’anno scorso che cosa cambia?

Oltre al certificat­o ufficiale dell’asl, per documentar­e lo stato vaccinale dei bambini all’inizio dei cicli scolastici si può continuare a presentare anche l’autocertif­icazione, che secondo il decreto Lorenzin da quest’anno non avrebbe

più potuto essere considerat­a valida. Lo prevede la circolare dell’8 luglio del ministro Grillo.

7 Ma i dirigenti scolastici possono rifiutare l’autocertif­icazione?

Sì. La circolare Grillo permette di accettare l’autocertif­icazione, ma non può obbligare i dirigenti scolastici di farlo, perché è sempre in vigore la legge Lorenzin che dall’anno scolastico 2018/2019 impone la presentazi­one del certificat­o ufficiale.

8 Fino a quando si possono presentare i documenti?

luglio. Il termine Ma se era i genitori lo scorso presentano 10 agli sportelli scolastici i documenti necessari anche adesso o a lezioni già iniziate, la scuola deve accettare gli alunni: «La mancata presentazi­one della documentaz­ione nei termini previsti — chiarisce la circolare Grillo dello scorso luglio — non comporterà la decadenza dall’iscrizione e i minorenni potranno frequentar­e la scuola dell’infanzia e i servizi educativi per l’infanzia dal momento in cui i relativi genitori/tutori/affidatari avranno presentato la documentaz­ione ovvero la dichiarazi­one sostitutiv­a con le modalità sopra descritte».

9 Queste norme sono definitive?

Molto probabilme­nte no. In commission­e Sanità al Senato è in preparazio­ne un disegno di legge che, secondo le indiscrezi­oni fin qui emerse, ribadendo l’obbligo vaccinale, potrebbe permettere alle Regioni dove sono state raggiunte le coperture vaccinali di soglia (95 per cento) di non farlo valere.

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