Siri: «No a passi indietro La pace fiscale ci sarà, come dice il contratto»
Per il sottosegretario «non è un condono»
«Nessun problema. Superamento della Fornero, flat tax e pace fiscale sono gli obiettivi della Lega in questa legge di bilancio. E si vedranno tutti». Armando Siri, il sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, è soddisfatto della piega che ha preso la discussione sulla manovra in gestazione.
Tranquilli davvero anche sul superamento della Fornero?
«Certo. Si parte con la quota 100 tra età anagrafica e anni di contributi versati. Il modo in cui arriveremo a dare un segnale su tutto sarà discusso con il ministro all’economia e condivisi con gli alleati di governo. Ma il fatto positivo è la grande disponibilità dimostrata da tutti».
I 5 stelle sono d’accordo sulla pace fiscale? Non dicono che premia i furbi?
«Non credo proprio. È un argomento importante del nostro contratto di governo e quindi non credo che possa essere soggetta a ripensamenti o revisioni».
Ma non si tratta semplicemente del buon vecchio condono?
«Macché. Ci sono milioni di contribuenti italiani che purtroppo, a causa della recessione economica, hanno accumulato loro malgrado sostanziose cartelle esattoriali che non sono in grado di pagare e queste vengono classificate dal fisco come crediti inesigibili».
E dunque, lo Stato chiederà soltanto il 10% della somma
contestata? Non è un po’ poco?
«Io mi chiedo che senso abbia il tenere a bilancio degli importi che non potranno mai essere recuperati. Con la pace fiscale avremo l’opportunità di incassare delle somme che non sarebbero mai rientrate. Se uno non può pagare 40mila euro, non potrà pagarne neanche 35mila».
Nella versione attuale, quale gettito vi attendete?
«L’ammontare totale dei crediti è di 1.058 miliardi di euro. Se a questi sottraiamo circa 300 miliardi di somme riferite a deceduti, falliti o in contenzioso, rimangono circa 700 miliardi dei quali può essere recuperato in tre anni almeno il 10 per cento. Un contributo importante per gli altri provvedimenti che nella fase iniziale richiederanno risorse».
Secondo il ministero dell’economia queste cifre sono assai sopravvalutate.
«L’algoritmo utilizzato dai tecnici del Mef non tiene conto che, proprio grazie alla vantaggiosa aliquota del 10%, moltissimi di coloro che prima venivano classificati come insolventi potranno invece rientrare nel calcolo».
Anche i sindaci spesso non aderiscono ai condoni per multe. Hanno torto?
«Dobbiamo decidere se vogliamo bilanci veri oppure bilanci falsi».
Magari i crediti aiutano a chiudere i bilanci...
«Certo, e ogni anno mettiamo a bilancio anche presunti recuperi dell’evasione. Io credo che la serietà oggi sia importante».
In concreto, la pace fiscale come funzionerà?
«Dal giorno dopo la pubblicazione della legge di bilancio i cittadini potranno andare a chiudere le loro posizioni. Sarà tutto molto chiaro, senza bisogno di interpretazioni».
Dal giorno dopo la pubblicazione della legge di Bilancio i cittadini potranno andare a chiudere le loro posizioni