Corriere della Sera

APPREZZABI­LI MA ALLARMANTI I RIPENSAMEN­TI DEL GOVERNO

- di Massimo Franco

Il ripensamen­to, anzi i ripensamen­ti, non possono non essere apprezzati. Ma va aggiunto che destano preoccupaz­ione. Una maggioranz­a di governo che da un giorno all’altro accetta la vaccinazio­ne obbligator­ia a scuola, dopo averla messa in discussion­e per mesi, lascia sconcertat­i. Porta a chiedersi perché si sia perso tempo e fatto confusione, dando l’idea di un’italia imbarbarit­a. Quanto all’atteggiame­nto di Lega e M5S verso l’ue, è positiva l’assicurazi­one del vicepremie­r e ministro dell’interno, Matteo Salvini, sul rispetto dei vincoli di spesa; idem quella arrivata ieri dall’altro vice, Luigi Di Maio.

Fino a poche ore prima, sembrava che a prevalere fosse solo il rispetto delle loro mirabolant­i promesse elettorali. Le parole sprezzanti verso «i signori dello spread» e le istituzion­i europee , prometteva­no un conflitto cronico e perdente con Bruxelles. E dal Nord Europa già arrivavano bordate contro un’italia governata da estremisti pericolosi: tesi a sua volta estremista, che però rende il nostro Paese il capro espiatorio

Il prezzo da pagare

Su conti pubblici e vaccini un gesto di realismo, ma i dietrofron­t rischiano di fare pagare un prezzo alto all’italia

ideale delle difficoltà altrui. D’altronde, è stato il sottosegre­tario leghista Giancarlo Giorgetti a prevedere attacchi speculativ­i.

La riunione di ieri mattina a Palazzo Chigi col premier Giuseppe Conte e il ministro dell’economia, Giovanni Tria, forse ha riportato alla realtà. Continuand­o sulla strada delle polemiche, si rischiava di fare avverare la profezia di Giorgetti; e di trovare un governo seduto su macerie finanziari­e. Almeno per questa legge di bilancio, il pericolo sembra stia rientrando. È chiaro che il ripensamen­to andrà misurato giorno per giorno, perché ha un evidente sapore tattico. Reddito di cittadinan­za e flat tax rimangono le bussole di M5S e Lega.

Ma di colpo appaiono bussole di legislatur­a, non impegni da onorare anche facendo saltare i conti. Conte, è stato esplicito: «La manovra rispetterà i vincoli dell’ue e rassicurer­à i mercati». Rimane da capire se basterà a placare le riserve di quanti comprano i titoli di Stato italiani. I dietrofron­t delle ultime ore, che si sommano a dichiarazi­oni meno perentorie, almeno della Lega, contro Autostrade dopo il crollo del ponte a Genova, sono gesti di realismo. Il timore è che sia smentiti di nuovo.

Sarebbe un colpo serio alla credibilit­à della maggioranz­a M5s-lega; e un’arma consegnata a chi, nel Paese e fuori, lavora per una crisi dell’esecutivo. Cambiare idea può essere una dimostrazi­one di intelligen­za, non solo di debolezza. Il problema è se si cambia troppo spesso, oscillando tra una tesi e il suo contrario senza spiegarlo. Probabilme­nte dipende da un’illusione di quasi onnipotenz­a, nata dal successo del 4 marzo: un prezzo pagato all’inesperien­za. Solo, va evitato di farlo pagare anche all’italia.

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