Corriere della Sera

Il signore delle mappe e il piano per uccidere l’avvocato dei truffati

Arrestato l’erede degli editori tedeschi Falk

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IFalk per sessant’anni sono stati sinonimo in Germania delle mappe cittadine: ogni tedesco aveva in auto le cartine a libro giallo-celesti che grazie a un particolar­e brevetto potevano essere lette anche senza dispiegarl­e tutte. Ora l’erede della famiglia di editori, Alexander Falk, 49 anni, ex giovane promessa dell’economia digitale, è finito in carcere ad Amburgo con l’accusa di aver pagato un killer su commission­e per sparare all’avvocato che gli aveva fatto causa per 200 milioni di euro.

Il tentato omicidio risale al febbraio 2010 quando — dopo che per mesi aveva ricevuto minacce e aveva visto girare intorno alla sua casa di Francofort­e auto con la targa di Amburgo — il legale cinquantat­reenne Wolfang J. (il suo nome completo non è stato reso noto) è stato avvicinato da uno sconosciut­o che gli ha esploso contro un colpo di pistola ferendolo a un ginocchio, per poi far perdere ogni traccia di sé.

Wolfang J. all’epoca rappresent­ava un’azienda inglese andata in bancarotta per colpa del milionario tedesco: Falk, infatti, dopo aver ereditato l’impresa di famiglia nel 1995 a soli 26 anni, ha venduto la sua quota per 25 milioni di euro. Con quei soldi ha comprato Erede Alexander Falk, ultimo di una stirpe di editori delle popolari cartine Falk, è finito in carcere ad Amburgo con l’accusa di tentato omicidio o fondato varie aziende della new economy. Tra queste la Ision Ag che nel 2000 ha poi ceduto per oltre 800 milioni di euro alla compagnia britannica Energis, ma che poco dopo è andata in bancarotta e l’ha costretta a chiudere i battenti.

Falk, all’epoca considerat­o una sorta di ragazzo d’oro dell’imprendito­ria online e amante della bella vita, aveva in realtà truccato i bilanci societari per alzare a dismisura il valore dell’azienda. Ne è nato

un processo per truffa e falso in bilancio, durato quattro anni, al termine del quale il milionario Falk, che in tribunale ostentava sicurezza di sé e disinteres­se per le accuse, è stato condannato ad altrettant­i anni di carcere.

L’azienda inglese fallita gli ha però intentato una causa civile in cui gli ha chiesto centinaia di milioni di euro di danni. Falk era in carcere quando avrebbe ordinato a un sicario di colpire l’avvocato — un legale di altissimo profilo — che portava avanti la richiesta di risarcimen­to.

Falk è uscito di cella nel 2011 dopo aver scontato tre quarti della pena, ha quattro figli ed è tornato a vivere nella villa di famiglia ad Amburgo.

Martedì però è stato arrestato nella sede della sua attuale azienda, secondo quanto

rivela il quotidiano Bild (la procura ha confermato l’arresto «di un 49enne» per il tentato omicidio ma senza rivelare il nome del fermato).

Ora rischia una condanna molto più grave. Il sicario, invece, descritto come un «uomo dall’aspetto meridional­e vestito con un bomber», secondo gli inquirenti è ormai all’estero. Intanto si è conclusa anche la causa civile e Falk ha dovuto risarcire gli inglesi che aveva truffato.

Il killer

Assoldato un killer per far fuori il legale in una causa da duecento milioni

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