LE SUPER FAMIGLIE
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Essere figli, essere genitori. Ed esserlo se si fa parte della categoria dei «famosi», davvero una gran fatica. Forse ancor di più solo se si è attori e le dinamiche delle famiglie diventano protagoniste della narrazione in scena. Tra i «famosi» il caso della stilista Stella Mccartney, a cui Liberi Tutti, domani in edicola in omaggio con Corriere della Sera, dedica la copertina. Nell’intervista di Paola Pollo, la figlia del grande Paul dei Beatles e di Linda, fotografa ed ecologista ante litteram rivela come entrambi i genitori siano gli «ispiratori di quello che faccio».
Essere parte di una «super famiglia» non deve essere stato facile. Complessi i rapporti. Eppure, la designer ci è riuscita. Oggi Stella, acclamata nel mondo, e nota non solo per il cognome paterno, ma per le sue scelte creative rivela: «Sono stata molto fortunata: erano innamorati e si curavano l’uno dell’altra. Sapevano di essere delle celebrità ma sono sempre riusciti a proteggere la famiglia. Mi sono formata nel rispetto reciproco». Oggi Stella tra le definizioni di madre fantastica, stilista pazzesca o ecologista devota, dichiara senza esitazioni di scegliere la prima: «Perché riassume tutto».
C’è poi chi, come Oscar Farinetti, patron di Eataly e Unieuro, si sente solo un “quasi padre”. Ma anche un quasi uomo grande e un quasi poeta. «Perché io so essere solo un quasi. Ho fatto dell’imperfezione il centro della vita». Ed ha scritto un libro per «celebrare la meraviglia dell’imperfezione». Come racconta a Candida Morvillo nell’intervista alla vigilia dei suoi 64 anni e in occasione dell’uscita della sua prima raccolta di poesie dal titolo: Quasi. Tra le poesie Grazie papà, un grazie. «Raccontandomi i suoi 20 mesi da partigiano mi ha insegnato tutto della vita. Non ha mai parlato d’altro e il lavoro me l’ha insegnato agendo».
Il dialogo. Fondamentale. Lo sa bene Milena Vukotic. Fantastico quello avuto con la madre, oggi scomparsa. Ora lo sta rivivendo in scena in Un autunno di fuoco di Coble, stasera al Festival Scenari Casamarciano Napoli e poi in tournée in Italia. Una madre ottuagenaria, Alzheimer incipiente pronta a difendersi per non finire in ospizio, ritrova il legame con il figlio e le si risveglia il sopito istinto materno. «Avrei voluto avere un figlio ma non ho potuto. Sulla scena porto la mia esperienza di figlia. Il rapporto con mia madre è stato eccezionale. La nostra è stata una perfetta simbiosi. Il grande incontro della mia vita». Ma ci sono anche quelli con Fellini, Strehler e Buñuel. Prima di essere la signora Pina del ragionier Fantozzi. Là mamma amorosa e, va detto, coraggiosa.