Corriere della Sera

LE SUPER FAMIGLIE

Domani in edicola il supplement­o gratuito del Corriere della Sera

- Gian Luca Bauzano

Essere figli, essere genitori. Ed esserlo se si fa parte della categoria dei «famosi», davvero una gran fatica. Forse ancor di più solo se si è attori e le dinamiche delle famiglie diventano protagonis­te della narrazione in scena. Tra i «famosi» il caso della stilista Stella Mccartney, a cui Liberi Tutti, domani in edicola in omaggio con Corriere della Sera, dedica la copertina. Nell’intervista di Paola Pollo, la figlia del grande Paul dei Beatles e di Linda, fotografa ed ecologista ante litteram rivela come entrambi i genitori siano gli «ispiratori di quello che faccio».

Essere parte di una «super famiglia» non deve essere stato facile. Complessi i rapporti. Eppure, la designer ci è riuscita. Oggi Stella, acclamata nel mondo, e nota non solo per il cognome paterno, ma per le sue scelte creative rivela: «Sono stata molto fortunata: erano innamorati e si curavano l’uno dell’altra. Sapevano di essere delle celebrità ma sono sempre riusciti a proteggere la famiglia. Mi sono formata nel rispetto reciproco». Oggi Stella tra le definizion­i di madre fantastica, stilista pazzesca o ecologista devota, dichiara senza esitazioni di scegliere la prima: «Perché riassume tutto».

C’è poi chi, come Oscar Farinetti, patron di Eataly e Unieuro, si sente solo un “quasi padre”. Ma anche un quasi uomo grande e un quasi poeta. «Perché io so essere solo un quasi. Ho fatto dell’imperfezio­ne il centro della vita». Ed ha scritto un libro per «celebrare la meraviglia dell’imperfezio­ne». Come racconta a Candida Morvillo nell’intervista alla vigilia dei suoi 64 anni e in occasione dell’uscita della sua prima raccolta di poesie dal titolo: Quasi. Tra le poesie Grazie papà, un grazie. «Raccontand­omi i suoi 20 mesi da partigiano mi ha insegnato tutto della vita. Non ha mai parlato d’altro e il lavoro me l’ha insegnato agendo».

Il dialogo. Fondamenta­le. Lo sa bene Milena Vukotic. Fantastico quello avuto con la madre, oggi scomparsa. Ora lo sta rivivendo in scena in Un autunno di fuoco di Coble, stasera al Festival Scenari Casamarcia­no Napoli e poi in tournée in Italia. Una madre ottuagenar­ia, Alzheimer incipiente pronta a difendersi per non finire in ospizio, ritrova il legame con il figlio e le si risveglia il sopito istinto materno. «Avrei voluto avere un figlio ma non ho potuto. Sulla scena porto la mia esperienza di figlia. Il rapporto con mia madre è stato eccezional­e. La nostra è stata una perfetta simbiosi. Il grande incontro della mia vita». Ma ci sono anche quelli con Fellini, Strehler e Buñuel. Prima di essere la signora Pina del ragionier Fantozzi. Là mamma amorosa e, va detto, coraggiosa.

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