Sulla riapertura dei Navigli una pioggia di critiche
Caro Aldo, ho i miei dubbi che la stessa struttura possa garantire una buona esecuzione dei lavori per la riapertura, o meglio rifacimento, dei Navigli che sono di ben altra complessità rispetto a una pavimentazione stradale.
Gianfranco Mattioli
Non si ha idea di quanti abitanti dei quartieri coinvolti siano preoccupati, furiosi e contrari in maniera assoluta a questa iniziativa.
Massimo Mazzonzelli
Ma davvero nel 2018 si pensa di realizzare un progetto di viabilità del 1460? Non sarebbe meglio puntare a qualcosa di più pratico e moderno?
Vittorio Maderna
Prima di creare disagi alla circolazione sarebbe utile potenziare i mezzi pubblici, poi se ne potrà riparlare.
Salvatore Esposito
Se ci fosse il carcere per chi promette questi scenari possibili solo al computer, si smetterebbe di vendere fumo e illusioni buoni solo per raccattare consenso e creare sacche di soldi nelle pieghe di appalti e lavori pubblici. Il tutto per avere un paio di vasche che in capo a un paio di anni saranno al massimo dei catini puzzolenti e ricettacolo di bottiglie di birra e rifiuti di ogni genere.
Mario Fiorillo
Quei 150 milioni sarebbero buttati, diciamo. Usarli magari per la riqualificazione delle periferie, no?
Daniele Fabris
Ritengo l’idea di riaprire i Navigli a Milano una calamità. A parte i problemi che si creerebbero al traffico, ci troveremmo presto con fogne a cielo aperto che inquinerebbero la già poco respirabile aria della nostra, una volta, bella Milano.
Renato Bettoni
Pensare alla riapertura dei Navigli senza avere ancora risolto l’eterno problema del Seveso non è praticabile e non credibile.
Roberto Targetti
Cari lettori, la pioggia di critiche alla proposta di riapertura dei Navigli sembra confermare che siamo diventati il Paese del No. O forse è questa l’attitudine prevalente in Rete?