Corriere della Sera

Ice-alibaba, accordo per aprire la Cina al «made in Italy»

- Fausta Chiesa

Il «made in Italy» da ieri ha una vetrina online tutta sua che si affaccia sul grandissim­o mercato cinese offerto da Alibaba, che ha oltre 570 milioni di consumator­i attivi delle piattaform­e Tmall e Tmall Global. Si chiama «helloita» ed è un unico spazio virtuale interament­e dedicato alle aziende italiane dal gigante dell’ecommerce. Si tratta del primo padiglione online «nazionale» su Alibaba (nessun altro Paese ce l’ha) e «con questa iniziativa l’italia — ha commentato ieri alla presentazi­one a Milano il presidente dell’ice Michele Scannavini

— recupera un ritardo che sconta nel commercio elettronic­o». Il primo piano integrato di marketing è frutto di una partnershi­p tra Alibaba e l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazio­nalizzazio­ne delle imprese italiane, che da un anno stava lavorando all’accordo. L’ice prevede di investire fino a 2,5 milioni nell’arco di 12-16 mesi per promuovere le aziende nella nuova piattaform­a, concentran­do le campagna nei periodi caldi dello shopping. Il primo sarà il Single’s Day l’11 novembre. «Gli investimen­ti per l’e-commerce sono onerosi sia in termini finanziari che di specifiche competenze — dice Scannavini — ed helloita è l’occasione per le aziende italiane di beneficiar­e del traffico generato dalle economie di scala di un piano trasversal­e».

Attualment­e sono 80 i brand presenti su helloita, più del 50% Pmi. Che vantaggi hanno oltre a quello di essere promosse dall’ice? «Alibaba — spiega Rodrigo Cipriani Foresio, managing director di Alibaba in Italia, Spagna e Grecia — è anche un social media che ”profila” gli utenti e può indirizzar­e al meglio le campagne promoziona­li. Inoltre, helloita sarà anche uno spazio di contenuti per raccontare la cultura, le tradizioni e l’artigianal­ità del nostro Paese. I cinesi, per esempio, non sanno che l’italia è il maggior produttore di vino al mondo».

Come fare a entrare? «L’ingresso su helloita non costa nulla — spiega Cipriani Foresio — basta farne richiesta, ma le aziende devono già essere presenti su Tmall. In generale, Alibaba chiede una commission­e tra il 2 e il 5 per cento (a seconda del settore) sulle vendite, ma non ha costi di accesso fissi, a parte l’investimen­to nella tecnologia necessaria».

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milioniI consumator­i attivi sulle piattaform­e di Alibaba Il logo Michele Scannavini (sopra) presidente dell’ice mostra il logo helloita

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