Merkel va in Francia: no alla paura
Intesa con il presidente francese su migranti e Brexit. Ma il voto per le Europee già li divide
BERLINO Nel porto di Marsiglia, mentre il presidente francese riceveva la cancelliera tedesca Angela Merkel, ieri c’era la nave Aquarius rifiutata nelle scorse settimane dall’italia. Un messaggio chiaro, visto che hanno discusso anche della crisi politica europea sull’immigrazione. «Marsiglia è un luogo che si presta a parlare di questo argomento, sul quale Francia e Germania hanno un approccio comune — ha detto Merkel —. L’europa deve dimostrare di essere all’altezza». «Siamo qui per preparare il futuro — ha aggiunto Macron —. Deve trattarsi di una chance e non di una paura». L’intesa ostentata dai due leader aiuta entrambi: la Merkel a controllare le intemperanze dell’alleato di governo Csu che vuole la linea dura sui migranti, e Macron a porsi da baluardo contro le posizioni sovraniste di Italia e Ungheria. Nelle quattro ore di colloqui proseguiti a cena hanno parlato anche del rafforzamento dell’unione economica e monetaria, della difesa comune e «purtroppo», ha detto Merkel dell’«uscita della Gran Bretagna dall’unione Europea». Sullo sfondo c’è il tentativo del presidente francese di risvegliare un fronte politico europeista.
Non sarà facile: Merkel ha appoggiato la candidatura di Manfred Weber della Csu a capolista del Partito popolare europeo (Ppe) alle elezioni dell’anno prossimo anche per trovare un canale con il partito nazionalista del premier ungherese Viktor Orbán, dei cui seggi ha bisogno. Mentre in un incontro pubblico in Lussemburgo, giovedì sera Macron ha ammonito che «non si può sostenere al contempo Merkel e Orbán». La prima occasione per farlo arriverà martedì: al Parlamento europeo si terrà un dibattito sulle accuse di violazione dello stato di diritto in Ungheria.