Altolà all’austria sulla cittadinanza agli altoatesini
La Farnesina: «L’iniziativa è inopportuna»
«Francamente che in una realtà come l’unione Europea si stia a discutere tra Paesi vicini di doppie cittadinanze da conferire a cittadini di un altro Paese è veramente un fatto curioso». Così il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, ha espresso le sue perplessità sul disegno di legge che il governo Kurz sta preparando per dare il doppio passaporto italo-austriaco ai sudtirolesi di lingua tedesca e ladina.
La Farnesina, ha fatto sapere Moavero, «ha avuto interlocuzioni con l’ambasciatore austriaco e, con l’ambasciata di Vienna, con il governo austriaco, per far presente come oggettivamente ci sembra l’ultima delle questioni che varrebbe la pena di aprire». Dalle migrazioni alla sfida del bilancio l’italia ritiene che in questo momento la Ue abbia ben altri problemi davanti a sé. In serata, in un comunicato, il ministero degli Esteri ha ribadito il concetto definendo «l’iniziativa inopportuna per la sua portata potenzialmente turbativa».
A Vienna ieri si è riunita la commissione di tecnici del ministero degli Interni e degli Esteri incaricata di mettere a punto la proposta che sarà il punto di partenza per l’iter legislativo. In pratica, secondo indiscrezioni della stampa, la doppia cittadinanza, che non è prevista per gli altoatesini di lingua italiana, darà la possibilità ai sudtirolesi di votare per il Nationalrat, il parlamento austriaco, come anche alle elezioni europee. Il servizio militare, che in Austria è ancora obbligatorio, scatterà invece solo se il neo cittadino ha la residenza in Austria. Lo stesso vale per le prestazioni sociali.
Ieri il governo austriaco ha tentato di versare acqua sul fuoco precisando che, al momento, non esiste nessun disegno di legge. «Sarà un processo piuttosto lungo», ha sottolineato Peter Guschelbauer, portavoce del ministero degli Esteri. Anche il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha messo in chiaro che «il parere della commissione di esperti è solo una base di discussione. Non si tratta di un documento governativo».
Per la presidente di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni, la mossa di Kurz è «atto ostile». «Il governo — ammonisce — deve rispondere con chiarezza e durezza perché è in gioco la nostra sovranità».