«Giro il mondo con un reggiseno nero» Show di Sarah Jessica e delle sue sorelle
A Verona sfilata di Intimissimi con la Carrie della tv. Pyjamas, kimono e body intarsiati
La donna che ha trasformato la cabina armadio in un totem e che ci ha spiegato che al bar è più «cool» ordinare un Cosmopolitan, se non fosse nata Sarah Jessica Parker avrebbe voluto essere un direttore d’orchestra. «Ma avrei voluto anche lavorare per una Ong nell’area del conflitto o essere un ambasciatore, per vivere quel tipo di esperienze di Anthony Bourdain in viaggio: ho sempre amato il modo in cui attraverso il cibo si nutriva di cultura e nuove esperienze», dice al Corriere l’attrice americana, seduta in prima fila alla sfilata di Intimissimi, il marchio di cui sarà testimonial per il prossimo anno.
Ancora un ruolo «fashion» per questa splendida 53enne, che continua ad essere una fonte di ispirazione per le donne cresciute a pane, Sex & The City. Voluta da Sandro Veronesi come protagonista della campagna worldwide del brand, durante la sfilata evento di Verona è stata la ciliegina sulla torta di uno show ad alta densità di celebrities. Ultima a sedersi — e naturalmente la più attesa — si è spartita i flash dei fotografi con la neosposa Chiara Ferragni, in nude look con leoncini ricamati sul seno (un omaggio al piccolo Leone?), Silvia Toffanin, Marco Borriello, Stefano De Martino, Marco Fantini, Giulia De Lellis, Linda Morselli e una spicciolata di influencer con un tesoretto personale di follower dai 20 mila in su.
Ma le celebrities erano anche in passerella, con Irina Shayk che ha aperto la sfilata, seguita da altre 25 bellezze come Isabeli Fontana e Anne V, rese ancora più spettacolari dagli head-pieces di piume realizzati dalla artista toscana Elenora Bruno, in arte Ely B. Sullo sfondo di una foresta incantata hanno sfilato sottovesti, pyjamas e kimono, body intarsiati, lavorazioni in velluto liquido, dentelle e macramè declinati in corpetti e balconcini, simili a quello indossato da Sarah Jessica Parker nella campagna, in giro per le strade di New York in pigiama di seta e il nuovo modello Balconette in pizzo.
«Abbiamo girato la scena del tappeto rosso al The Public Theatre in Lafayette Street, un pezzo della storia teatrale e musicale americana — racconta la Parker —. Ed è stato un vero piacere farlo lì». Una campagna in cui la contemporaneità si mescola all’allure degli anni Novanta, «un periodo della moda che ha avuto un’enorme influenza su molti di noi». La scelta della testimonial non potrebbe essere più azzeccata dato che il reggiseno nero è uno capi irrinunciabili per la diva. «Sono sempre stata molto dipendente dal reggiseno nero. Ho girato il mondo stando attenta ad avere con me questo pezzo di lingerie. Averne uno di Intimissimi ha aggiunto un pezzo essenziale al mio guardaroba!».
C’è sempre un po’ di Carrie nelle parole, nei gesti e nel fisico di Sarah Jessica. «Penso di aver capito davvero la potenza del personaggio solo negli anni successivi alla fine della serie. Continuavano ad uscire i film al cinema, il pubblico cresceva e così siamo arrivato
La campagna «L’abbiamo girata al The Public Theatre in Lafayette Street, pezzo della storia americana»
da poco al 20° anniversario. Ma il vero segreto tra me e Carrie è che siamo meravigliosamente diverse ed è per questo che ho amato interpretarla per così tanto tempo». L’amore per New York e tutto ciò che offre, il valore dato all’amicizia e la passione per la moda, il design e naturalmente le scarpe, sono il collante tra persona e personaggio.
Non è un caso che Veronesi, patron del gruppo Calzedonia (a cui appartiene anche il marchio Intimissimi) che nel 2017 ha fatturato 2.314 milioni, l’abbia voluta protagonista, perché simbolo di una donna che ha insegnato come avere successo senza cambiare mai, perfetta interprete di una vita fatta di momenti privati e palcoscenico. Il rapporto con l’italia è forte: proprio questa estate ha trascorso le vacanze in Sicilia. «Tutto era un momento da amare e da ricordare: ho amato la gente, la pasta alla Norma, le ascensioni all’etna e la visita a Siracusa, Ortigia, Ragusa, Modica, alcune delle città più belle che abbiamo mai visto».
Normalità e celebrità, unite dal filo rosso della curiosità. «Credo che il mio legame con Carrie sia stato generato dal fatto che è un personaggio che ha abbracciato e provato tutto, vestiti, scarpe vintage, cappelli, cinture e borsa meravigliose. L’abito che ho amato di più? Il Versace indossato nella camera d’albergo di Parigi».