Corriere della Sera

Raccoglier­e i semi, le regole per i pomodori

- di Carlo M. E. Contesso carloconte­sso@yahoo.com

Uno dei compiti di fine estate è raccoglier­e e conservare i semi per l’anno prossimo, e per i pomodori l’affare sembra più complicato di quanto sia. Innanzitut­to, vale la pena raccoglier­e i semi solo delle varietà pure, quelle antiche come ‘Striped Roman Tomato’ o ‘Nero di Crimea’, poiché i semi di ibridi produrrebb­ero frutti diversi dalla pianta madre. Cogliamo i pomodori a completa maturazion­e (per i più grandi ne basterà uno, per quelle piccoli come ‘Moneymaker’ 3 o 4), quindi tagliamo il pomodoro in due o quattro, e raccogliam­o in un bicchiere la parte gelatinosa centrale con i semi, quindi aggiungiam­o un dito d’acqua, copriamo con una garza, etichettia­mo il bicchiere col nome della varietà e lasciamo riposare all’ombra. Dopo 2-3 giorni vedremo che la polpa gelatinosa — che inibisce la germinazio­ne — s’è staccata dai semi, che ora sono sul fondo: allora versiamo via acqua e polpa, mettiamo i semi in un passino e sciacquiam­oli bene sotto acqua corrente per togliere ogni residuo del gel. Asciughiam­oli velocement­e su un canovaccio o carta assorbente e spargiamol­i su un piatto a seccare all’aria, all’ombra, per 2-3 settimane. Ora son pronti per esser conservati in buste di carta col nome: in una scatola di latta o altro ambiente asciutto, si conservano fino a cinque anni.

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