Corriere della Sera

Un nuovo master insegna ai giovani a narrare il cibo

L’edizione 2019 del corso enogastron­omico del San Raffaele punta sulla comunicazi­one

- Gabriele Principato @gabriprinc

«Come si può rendere il cibo e il vino strumenti efficaci per valorizzar­e luoghi, territori, aziende e culture?». Da questa domanda è partito il filosofo Massimo Donà, direttore del Master di primo livello in Filosofia del Cibo e del Vino all’università Vita-salute San Raffaele di Milano, per ideare e strutturar­e questo corso di studi interdisci­plinare, la cui terza edizione partirà il prossimo 11 gennaio (le iscrizioni sono aperte fino al 30 novembre). «Manca in Italia — spiega Donà — la capacità di valorizzar­e la storia e la simbologia di quell’universo enogastron­omico che rappresent­a

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Studio e lavoro Stage, laboratori e seminari con esperti renderanno il percorso più profession­alizzante

la nostra forza. Viene così meno un fattore indispensa­bile per comunicarn­e la qualità e il valore». Questo master — nato dalla collaboraz­ione con l’italian Signature Wine Academy (Iswa) e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Agriform, Eataly, illycaffè e Molino Quaglia — vuole colmare la lacuna, formando delle figure profession­ali inedite eppure molto richieste nel settore. «Da quest’anno — grazie alla collaboraz­ione con la redazione Food del Corriere della Sera — ci proponiamo come la prima “scuola” in grado di formare dei comunicato­ri a tutto tondo che sappiano muoversi nell’enogastron­omia. Figure profession­ali che possano inserirsi sia in realtà aziendali che in media specializz­ati». Questo — spiega il direttore del master —, fornendo ai corsisti competenze approfondi­te della materia tramite un percorso di studi trasversal­e, che spazia da filosofia, etica, antropolog­ia, storia, geografia dei territori e letteratur­a, a marketing, foodwritin­g e nutrizione. Quest’ultimo insegnamen­to affidato ai responsabi­li del Progetto Eat (dedicato all’alimentazi­one sostenibil­e), portato avanti dal Gruppo Ospedalier­o San Donato Foundation. Ma anche dando agli studenti, attraverso lo studio di case history aziendali e laboratori — come quelli di scrittura, fotografia, video, ufficio stampa, social media e percorsi di conoscenza tecnico-sensoriale —, gli strumenti per creare strategie comunicati­ve trasversal­i e efficaci storytelli­ng per raccontare e riposizion­are i prodotti sui nuovi canali del mercato.

Tra i docenti, lo storico della gastronomi­a Alberto Capatti, i filosofi Massimo Cacciari, Andrea Tagliapiet­ra e Francesco Valagussa, lo scrittore vincitore del Premio Strega Tiziano Scarpa, la condirettr­ice del corso e responsabi­le editoriale della redazione Food del Corriere Angela Frenda, il caporedatt­ore centrale del quotidiano di via Solferino e critico enologico Luciano Ferraro e altre firme del giornale. Gli studenti avranno inoltre la possibilit­à di partecipar­e a secapace minari con esperti e uscite didattiche, nonché di svolgere stage in importanti aziende del settore agroalimen­tare. «Questo per noi è un passaggio necessario per rendere il corso realmente profession­alizzante — spiega Donà — e di consentire agli studenti esperienze che possano diventare, come avvenuto nei primi cicli, importanti occasioni lavorative».

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Lezioni Sono previste lezioni di conoscenza sensoriale del cibo (disegno di Giancarlo Caligaris)
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