«Sparkle? Sarà venduta al miglior offerente»
Il presidente di Tim, Conti: Genish è l’uomo giusto ma servono i risultati. Asta 5G? Ci saremo
«Tim a chi venderà Sparkle? Al migliore offerente», afferma Fulvio Conti, presidente della società di telecomunicazioni, a Cernobbio, dove partecipa al Forum The European House Ambrosetti, confermando che il processo di cessione «sta iniziando», come anticipato dal Corriere. Ma poiché Sparkle è la società controllata da Tim che gestisce la rete internazionale, ritenuta strategica per la sicurezza del Paese, la scelta del compratore sarà delicata. «Si vedrà», replica Conti. Che di più sull’argomento non vuole, né può, dire.
Il numero uno di Tim ci tiene invece a ribadire la fiducia al Ceo della società, Amos Genish, che definisce «l’uomo giusto per fare il lavoro». Senza riuscirsi a spiegare il perché sia sotto l’attacco di voci ricorrenti, visto che è stato scelto dal primo socio Vivendi e confermato da Elliot. Ma poi — aggiunge a Cnbc Europe — serve «produrre risultati». Nei tempi previsti dal piano strategico, stimati in poco più di due anni rispetto ai 3 annunciati in precedenza.
La «prossima sfida» per Tim sarà «la gara per l’assegnazione delle frequenze 5G». La questione è all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione che si riunisce lunedì. «Tim è leader di mercato anche per il suo sviluppo tecnologico. Ogni anno investiamo 1,9 miliardi in ricerca e sviluppo. È chiaro che dobbiamo partecipare, è parte integrante della nostra strategia», sostiene Conti. Sapendo che l’esito non è scontato, visto che «ci sono molti concorrenti». Oltre a Tim sono stati ammessi alla procedura Fastweb, Vodafone Italia, Wind 3, Linkem, Open Fiber, e Iliad Italia, che come nuovo entrante ha un lotto garantito. Le buste delle offerte verranno aperte lunedì 10 settembre.
Se le frequenze 5G sono al primo posto, la seconda priorità è la separazione della rete, mentre la terza resta la riduzione dell’indebitamento, ripete il manager. E tutto deve procedere insieme. Anche per risollevare il titolo a Piazza Affari, dove è sceso ai minimi degli ultimi 5 anni. La caduta in Borsa? «È un dato di fatto, però il mondo non finisce qui, e non finisce oggi», ha detto Conti. Ma dopo il rialzo dell’1,16% di giovedì, anche ieri le azioni del gruppo telefonico, hanno chiuso con il segno positivo, guadagnando l’1,07%, in controtendenza con Piazza Affari, in calo dello 0,39% a fine giornata.