Format serie B slitta la decisione E la C rinvia ancora i calendari
Caos era e caos resta: slitta il verdetto sulla serie B a 19 o 22 squadre, avanti col pastrocchio. «Fra lunedì sera e martedì prenderemo una decisione» ha spiegato Franco Frattini, presidente di quel collegio di garanzia del Coni al quale spetta il verdetto definitivo. L’onesta motivazione addotta dall’ex ministro al termine delle udienze sui ricorsi di sei club che ambiscono al ripescaggio la dice lunga sulla complessità della questione: «Era giusto riflettere su tutti gli argomenti che le parti ci hanno presentato in tre ore e mezza di discussione, non sarebbe stato serio decidere in un’ora e mezza. Io per primo non avevo un’idea maturata prima». La verità è che la soluzione diventa ogni giorno più complessa, essendo la situazione ogni giorno più ingarbugliata. Basti pensare che si sono già giocati due turni. A questo punto però ogni scenario è possibile e l’inatteso rinvio di ieri ne è la prova. Sei i club che a vario titolo chiedono di rientrare: Catania, Entella, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana. Tutti hanno definito la decisione di passare a 19 squadre «ingiustificata e immotivata». Oggi è impossibile anticipare una soluzione: 19, 20, 22 (che sarebbe in vantaggio) o addirittura 24? Nel collegio (composto da Sanino, Zaccheo, D’alessio, Zambrano, Palmieri Sandulli più il presidente Frattini) le posizioni non sono uniformi. La C intanto ha dovuto rinviare i calendari. Ancora. «Fateci giocare a calcio» è stato il commento del numero uno della Lega Pro, Gabriele Gravina. Il caos ha fatto quasi passare in secondo piano gli altri due temi di giornata, a partire dal verdetto sulla proroga del commissariamento di Fabbricini. A seguito della convocazione dell’assemblea elettiva per il 22 ottobre il ricorso di Lega Dilettanti, Lega Pro, Aic e Aia è stato dichiarato «improcedibile» per «cessata materia del contendere». Le 4 componenti ribelli hanno accolto come una vittoria politica il dispositivo nel quale il collegio «auspica che in quest’ultima fase i poteri del commissario vengano esercitati nei limiti fisiologici funzionali» e «fermo restando l’espletamento dell’attività di ordinaria amministrazione». Di certo la Figc ha vinto la sfida sul calcio femminile: A e B tornano sotto l’egida federale, come voluto da Fabbricini, mentre ai dilettanti resterà l’interregionale. Ribaltata la sentenza della Corte d’appello, ma la Lnd promette di ricorrere al Tar. In mezzo a tutto ciò tiene banco ancora la clamorosa denuncia per abuso d’ufficio presentata giovedì dal Catania contro Fabbricini. In sua difesa è intervenuto ieri a Roma il professor Giulio Napolitano, uno dei padri della riforma della giustizia sportiva: «Quanto fatto dal commissario è del tutto coerente col suo mandato, legittimo e persino doveroso». La battaglia però è apertissima.