Corriere della Sera

Ispezione sui migranti, scontro Onu-italia «C’è razzismo». «E noi vi tagliamo i fondi»

- di Paola Di Caro Bozza, Castaldo, Rosaspina

Migranti, l’onu manderà i suoi ispettori in Italia. «Violenza e razzismo», è l’accusa mossa dall’alto commissari­o per i diritti umani Michelle Bachelet. Immediata la reazione del ministro dell’interno Matteo Salvini: «Prevenuti e disinforma­ti, non accettiamo lezioni da nessuno». E subito dopo: «Vedremo se versare ancora i contributi».

ROMA L’annuncio arriva in mattinata da Ginevra, ed apre un nuovo fronte per il governo sul caso migranti. Con durezza la neo Alto Commissari­o Onu per i Diritti umani, nonché ex presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha infatti annunciato l’intenzione di «inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenz­a africana e Rom».

Un provvedime­nto che sarà esteso all’austria, e che secondo la Bachelet si è reso necessario perché «il governo italiano ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong» e «questo tipo di atteggiame­nto politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenz­e devastanti per molte persone già vulnerabil­i».

Dopo l’avviso di garanzia inviato dalla Procura di Palermo con l’accusa di sequestro di persona per il caso della nave Diciotti, il vice premier Matteo Salvini deve quindi affrontare altre censure gravi alla su apolitica sull’ immigrazio­ne. M ada lui non arriva alcun passo indietro. Anzi, come già minacciato dal governo nei riguardi della Ue sempre nella polemica sui migranti, dice che si sta valutando un «taglio dei fondi all’onu».

Le Nazioni Unite — attacca S al vini—sono« un’ organizzaz­ione che costa miliardi di euro, a cui l’italia dà più di 100 milioni all’anno di contributi. Ragionerem­o con gli alleati sull’utilità di dare questi 100 milioni per finanziare sprechi, mangerie, ruberie per un organismo che vorinfi bulazione, rebbe venire a dare lezioni agli italiani e poi ha Paesi che praticano tortura e pena di morte». Insomma «con quello che accade in alcuni Paesi, con torture, pena di morte, omosessual­i scaraventa­ti giù dai palazzi, è una fake news inviare gli ispettori Onu in Italia. Se vogliono stare in qualche bell’albergo a Roma, lo facciano pure. È ridicolo».

Chiaro che al governo non serviva affatto dover affrontare un esame sul rispetto dei diritti umani, ma la posizione ufficiosa di Palazzo Chigi in queste ore è di difesa piena del proprio operato: il governo infatti «non alimenta nessun sentimento razzista o xenofobo», è il pensiero del premier Giuseppe Conte, al contrario la nostra politica sulla migrazione si ritrova in documenti e posizioni ufficiali sostenute in Consiglio europeo. Il principio cardine resta il «riconoscim­ento e la tutela» di chi ha diritto all’asilo, quello che è cambiato però è che «l’italia non è più disponibil­e» ad accogliere indiscrimi­natamente i flussi migratori, supplendo alle responsabi­lità di Ue e degli altri Paesi membri. Per il M5S è Alessandro Di Battista a replicare: «L’onu dovrebbe inviare ispettori in tantissimi Paesi perché il razzismo dilaga e continuerà a farlo finché da parte dei governi, soprattutt­o quelli di sinistra, ci sarà la distruzion­e dei diritti economici e sociali a livello planetario». A difendere Salvini scende in campo FI con Maurizio Gasparri: «Le accuse di razzismo all’italia sono offensive, miserevoli, ingiustifi­cate». Opposta l’idea del Pd, che con Gianni Cuperlo è tranchant: «Questo governo sta isolando l’italia»

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