M5s-lega, sale la tensione
La maggioranza Il Carroccio frena sui negozi chiusi la domenica: vanno escluse le città turistiche Di Battista: rendano i 49 milioni. Salvini: pensi a divertirsi in Guatemala
Contrasti nella maggioranza. Il pentastellato Alessandro Di Battista attacca la Lega: «Rendano i 49 milioni». Replica Salvini: «Pensi a divertirsi in Guatemala». E sui negozi chiusi la domenica, la Lega propone di «escludere le città turistiche».
Più gelo che entusiasmo: è questa la sensazioni che attraversa a caldo i Cinque Stelle ascoltando gli affondi di Alessandro Di Battista a «Otto e mezzo» contro la Lega. Parole che scaldano l’anima movimentista, che aspetta il ritorno di «Dibba» con spirito di rivalsa per i compromessi che i pentastellati «di governo» stanno facendo. D’altro lato c’è l’ala pragmatica che recepisce gli attacchi con «preoccupazione» per non compromettere le relazioni con l’alleato di governo. Non è un caso che l’uscita dell’ex esponente del direttorio non trovi sponda nell’immediato via social tra i Cinque Stelle. E proprio le parole di Salvini, che liquida gli attacchi a «robe interne al Movimento», fa tirare un sospiro di sollievo ai vertici. La linea ufficiale è quella già vista in altre occasioni: «Di Battista è fuori dal Parlamento ed è libero di dire ciò che vuole». Insomma, nessun pericolo per la tenuta del governo. Almeno per il momento.
L’orizzonte però ha un respiro più ampio del mero dibattito giornaliero. Se sulle uscite dell’ex deputato da una parte c’è chi vede un gioco delle parti per rianimare la base dei pentastellati, dall’altra c’è chi si interroga sul ruolo che Di Battista avrà a fine anno, al termine del suo viaggio intercontinentale.
Quello che è certo (e che entrambe le anime pentastellate ammettono) è che «Dibba resta fondamentale per il presente e il futuro» dei Cinque Stelle. Una alternativa a Di Maio? «Impossibile», liquidano la domanda i fedelissimi del capo politico. «Nonostante le differenze, sono in perfetto accordo sull’operato del Movimento», assicurano. «Vedremo», si limitano a commentare gli ortodossi, che sperano in un Movimento «più incisivo». Sicuramente Di Battista tornerà a calcare i palchi pentastellati. Presto. Il Movimento — in calo nei sondaggi — ha la voglia e la necessità di vederlo di nuovi tra le sue fila, con un ruolo forse ««lla Grillo».
Esclusa l’ipotesi di una candidatura alle Europee (che lo avrebbe solo confinato troppo lontano da piazze e dai gangli vitali del Movimento), circola un’altra idea: quella di un «Dibba» asso da giocare per la campagna delle Regionali, quelle di inizio 2019. Il deputato sarebbe un jolly da calare sui palchi a sostegno dei candidati a caccia di consensi. Una opzione che permetterebbe a Dibba di tornare al centro della scena in una partita strategica per il Movimento per misurare le sue forze. Sia per quanto riguarda la Sardegna sia per quanto concerne l’abruzzo i Cinque Stelle puntano a conquistare i loro primi governatori. E a rilanciarsi così in vista proprio delle Europee. Prospettive che l’ex deputato valuterà per poi sciogliere eventuali riserve in vista del suo ritorno in Italia.
Il Movimento cerca un contatto diretto con i suoi militanti per spiegare i primi mesi di governo e anche per riprendere un filo diretto con «lo spirito delle origini». E proprio per questo a Roma fervono i preparativi in vista della kermesse Italia 5 Stelle, che si dovrebbe tenere nella capitale nella seconda metà di ottobre. Anche per questo e per fare il punto su alcuni incontri dell’associazione Rousseau è atteso a Roma — forse già nelle prossime ore — Davide Casaleggio.