Corriere della Sera

Salvini prepara la sfida «Non accettiamo lezioni Pensino al Venezuela»

Il leader leghista: proteggano gli italiani bloccati lì

- di Claudio Bozza

MILANO «Dio c’è, ma non sei tu: rilassati!». Don Gino Rigoldi, il prete degli ultimi, da sempre vicino ai migranti, prende a braccetto Matteo Salvini e gli regala una t-shirt con questa scritta ironica, per tentare di colmare una distanza che però rimane incolmabil­e. Il ministro sorride: «È polemica, ma gentile». Siamo alla periferia sud di Milano, dove si trova la fondazione che porta il nome del cappellano che dal 1973 si occupa del recupero dei ragazzi del carcere minorile Beccaria. È da qui che Salvini ribatte all’annuncio da parte dell’onu di ispezioni riguardo gli episodi di razzismo in Italia: «Non accettiamo lezioni — sbotta il capo del Viminale dietro le quinte —. Pensino piuttosto a tutelare gli italiani che sono bloccati in Venezuela».

Don Gino e Salvini sono come il sole e la luna. Si rispettate no, ma si combattono dal 1993, cioè da quando l’allora ventenne padano viene eletto per la prima volta consiglier­e comunale a Palazzo Marino e inizia la sua battaglia contro i campi rom, cioè una buona parte degli «ultimi» di cui Rigoldi si prende cura da sempre. Ad evitare lo scontro totale c’è la milanesità del parroco e del ministro. Quest’ultimo, prima di salire sul palco per parlare di immigrazio­ne ma non solo, passeggia per una decina di minuti nel parco e, dopo avergli dato il suo cellulare, promette a don Gino che «il carcere minorile avrà un direttore dopo 15 anni e un nuovo futuro». Un altro punto di contatto? «Sui migranti l’europa deve fare la propria parte».

Poi Salvini sale sul palco della Fondazione don Rigoldi, intervista­to dal direttore del tg de La7 Enrico Mentana sul tema «Change. Gli italiani sono in rivolta». L’inizio è col botto: «Me ne frego!», ripete due volte il ministro riferendos­i alle polemiche sul piglio della sua comunicazi­one sui social network e non solo. Poi, accortosi del pericolo scivoloni, aggiusta il tiro: «Me ne disinteres­so». E per raccontare la genesi di questo «Risorgimen­to sovranista» ricorda il volo in Pennsylvan­ia, per partecipar­e ad un comizio del candidato presidente Usa Donald Trump: «Capii che avrebbe vinto perché riusciva a smuovere l’america profonda, quella che le éli- politiche democratic­he avevano smesso di ascoltare da troppo tempo». E Salvini aggiunge poi di aver fatto suppergiù la stessa cosa: «Anche in Italia il sistema stava più che scricchiol­ando. Il Pd aveva perso il contatto con la gente e Renzi si era montato la testa. Per questo ripeto di continuo ai miei di tenere i piedi per terra». L’urgenza su un’emergenza immigrazio­ne negata dai numeri? «L’approccio irremovibi­le su questo fronte aveva un obiettivo chiaro: “volere è potere”, e ci siamo riusciti». E poi: «Secondo voi sono un sequestrat­ore di persone? — chiede rivolgendo­si alla platea — Ora tocca alla manovra, che non possiamo sbagliare».

Salvini si dice anche disponibil­e ad organizzar­e («purché sia una cosa seria») una manifestaz­ione contro la mafia a Napoli, al fianco dello scrittore Roberto Saviano, suo grande critico. Venerdì prossimo, Salvini volerà a Vienna per partecipar­e al vertice con 27 ministri dell’interno della Ue: «Dobbiamo rialzare la guardia contro il terrorismo, perché abbiamo segnali riguardo il rientro di molti foreign fighters — spiega il capo del Viminale —. Se vogliamo un’europa più forte, non possiamo partire dalla moneta unica, ma dobbiamo puntare sull’identità e sui valori che ci accomunano, a partire dal nostro essere cristiani».

Sono stata una prigionier­a politica, figlia di prigionier­i politici. Sono stata una rifugiata e un medico, e in qualità di medico ho curato bambini che hanno sperimenta­to la tortura e la sparizione forzata dei loro genitori

L’UE dovrebbe soccorrere chi attraversa il Mediterran­eo. Roma ha negato l’accesso alle navi Ong: conseguenz­e devastanti per persone già vulnerabil­i Michelle Bachelet Alto Commissari­o Onu per i Diritti Umani

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Il confrontoI­l ministro dell’ Interno Matteo Salvini intervista­to da Enrico Mentana durante la manifestaz­ione «Change, gli italiani sono in rivolta?» presso la Fondazione Don Gino Rigoldi. Venerdì Salvini sarà a Vienna per una conferenza ministeria­le dedicata al tema della sicurezza e delle migrazioni (Lapresse)

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