Moavero vola in Libia da Haftar e avvia il disgelo: «Collaboriamo»
Visita a sorpresa all’uomo forte
ROMA Se non è pace fatta, è quantomeno una reale prova di disgelo. L’italia e il potente maresciallo libico Khalifa Haftar, uomo forte dell’est del Paese, sono pronti a collaborare in un clima di «consolidata fiducia reciproca», per portare il Paese africano verso una stabilizzazione che coinvolga tutte le parti in causa e tutti i principali attori internazionali, dagli Stati Uniti alla Russia, dall’onu all’unione europea.
È il succo del colloquio, almeno nella versione che è emersa dalla Farnesina, che il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha avuto ieri a Bengasi con Haftar. È stata la prima volta di un nostro ministro degli Esteri con l’uomo che in tante occasioni si è ritagliato un ruolo di oppositore del governo riconosciuto a livello internazionale e insediato a Tripoli.
Haftar viene considerato il principale alleato di Francia ed Egitto nel Paese nordafricano, ma nel lungo incontro di ieri, e dopo le visite in Egitto sia di Di Maio che di Salvini, oltre a quello dello stesso Moavero, si è detto pronto a collaborare con Roma per la riuscita di una conferenza internazionale che si potrebbe svolgere in Sicilia, a novembre, e che potrebbe essere il prologo di un processo di pace concreto.
Nell’incontro è stato rilanciato «lo stretto rapporto con l’italia» e Haftar si è impegnato a sostenere il dialogo e la sicurezza in Libia. Il colloquio si è svolto nel giorno in cui a Tripoli c’è stato un attacco alla sede principale della compagnia petrolifera nazionale (Noc), costato la vita a due persone.
Haftar, sempre secondo la Farnesina, ha assicurato a Moavero di essere «pronto a dare il suo contributo per supportare attivamente la sicurezza, la stabilizzazione e il dialogo nel Paese, per il bene di tutti i libici». Nel «lungo e cordiale» colloquio che ha «rilanciato lo stretto rapporto con l’italia», il maresciallo ha sottolineato che «il processo di riconciliazione nazionale, nel rispetto del quadro fissato dall’onu, potrà trovare una nuova tappa nella conferenza per la Libia che l’italia è disponibile a ospitare».
Moavero ha ribadito che «l’italia attribuisce grande importanza al mantenimento di un attivo dialogo con tutti coloro che guardano al futuro della Libia con leale amicizia».