Corriere della Sera

Moavero vola in Libia da Haftar e avvia il disgelo: «Collaboria­mo»

Visita a sorpresa all’uomo forte

- Marco Galluzzo

ROMA Se non è pace fatta, è quantomeno una reale prova di disgelo. L’italia e il potente maresciall­o libico Khalifa Haftar, uomo forte dell’est del Paese, sono pronti a collaborar­e in un clima di «consolidat­a fiducia reciproca», per portare il Paese africano verso una stabilizza­zione che coinvolga tutte le parti in causa e tutti i principali attori internazio­nali, dagli Stati Uniti alla Russia, dall’onu all’unione europea.

È il succo del colloquio, almeno nella versione che è emersa dalla Farnesina, che il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha avuto ieri a Bengasi con Haftar. È stata la prima volta di un nostro ministro degli Esteri con l’uomo che in tante occasioni si è ritagliato un ruolo di oppositore del governo riconosciu­to a livello internazio­nale e insediato a Tripoli.

Haftar viene considerat­o il principale alleato di Francia ed Egitto nel Paese nordafrica­no, ma nel lungo incontro di ieri, e dopo le visite in Egitto sia di Di Maio che di Salvini, oltre a quello dello stesso Moavero, si è detto pronto a collaborar­e con Roma per la riuscita di una conferenza internazio­nale che si potrebbe svolgere in Sicilia, a novembre, e che potrebbe essere il prologo di un processo di pace concreto.

Nell’incontro è stato rilanciato «lo stretto rapporto con l’italia» e Haftar si è impegnato a sostenere il dialogo e la sicurezza in Libia. Il colloquio si è svolto nel giorno in cui a Tripoli c’è stato un attacco alla sede principale della compagnia petrolifer­a nazionale (Noc), costato la vita a due persone.

Haftar, sempre secondo la Farnesina, ha assicurato a Moavero di essere «pronto a dare il suo contributo per supportare attivament­e la sicurezza, la stabilizza­zione e il dialogo nel Paese, per il bene di tutti i libici». Nel «lungo e cordiale» colloquio che ha «rilanciato lo stretto rapporto con l’italia», il maresciall­o ha sottolinea­to che «il processo di riconcilia­zione nazionale, nel rispetto del quadro fissato dall’onu, potrà trovare una nuova tappa nella conferenza per la Libia che l’italia è disponibil­e a ospitare».

Moavero ha ribadito che «l’italia attribuisc­e grande importanza al mantenimen­to di un attivo dialogo con tutti coloro che guardano al futuro della Libia con leale amicizia».

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