Imbiancano, puliscono, donano mobili: le famiglie si mobilitano per garantire il decoro delle strutture Regioni, investimenti in ritardo
Entro il 20 settembre tornano in aula 8,6 milioni di studenti ma solo un quarto delle Regioni italiane ha aderito al provvedimento per l’indagine diagnostica di solai e controsoffitti: e ci sono Regioni, come Basilicata o Lazio, dove non è stato fatto quasi nulla per metterli in sicurezza, nonostante i ripetuti crolli. L’agibilità igienico sanitaria ce l’ha il 36% delle scuole, la prevenzione incendi è certificata nel 34% dei casi, il 29% degli istituti risulta avere effettuato la verifica di vulnerabilità sismica: sono i dati (su un campione del 16% delle scuole) dell’ultimo rapporto di Cittadinanza attiva, che verrà presentato il 27 settembre prossimo. Legambiente aggiunge che l’anagrafe scolastica è ancora all’anno zero: incompleta, imprecisa e inadeguata. Al punto che anche i fondi già stanziati spesso non possono essere utilizzati: in 4 anni sono stati finanziati 992 progetti tra interventi di adeguamento sismico e nuovi edifici, di cui solo 532 (il 3,5%) in aree a rischio elevato; di questo passo ci vorranno 113 anni per mettere le scuole in sicurezza nelle aree più fragili del Paese.
Intanto i genitori si rimboccano le maniche e si organizzano: comprano materiali e donano mobili, mobilitano amici e parenti, imbiancano, puliscono, e sistemano. Arrivano là dove il ministero o gli enti locali non arrivano: ecco quattro storie.
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