«Ora i nostri bambini riprendono i compagni che rovinano le aule»
«Sono quattro anni che mi occupo con gli altri genitori di fare piccoli lavoretti per abbellire e migliorare la nostra scuola, a Vitorchiano (Viterbo, ndr): mettiamo a posto le parti comuni, imbianchiamo, puliamo, compriamo ciò che serve», racconta Sabrina Casini, 48 anni, madre di Elena, 13 anni, e Emanuele, 9. «Vitorchiano è il Comune del Lazio con il più alto tasso di natalità, qui le famiglie hanno almeno due-tre figli: ci teniamo alle nuove generazioni», scherza. Da tesoriere dell’associazione genitori, è riuscita a far quadrare i conti: «All’inizio non abbiamo chiesto contributi, e abbiamo dimostrato di saper fare i lavori per bene: vernici atossiche, pulizie precise. Poi dal secondo anno abbiamo chiesto un piccolo aiuto al Comune, per acquistare i materiali. Faticoso? Certo, anche perché lo fai quando la scuola è chiusa, spesso d’estate. Ma la soddisfazione più grande è stata constatare che i nostri figli sono diventati i migliori guardiani del decoro scolastico: rimproverano i compagni che rovinano qualcosa. Quando abbiamo ridipinto con i fumetti la sala mensa dell’asilo, i bambini hanno addirittura iniziato a mangiare più volentieri. Certo, qualcuno storce il naso: ci rimproverano di non far lavorare il ministero. Ma non serve piangersi addosso».
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