Quattro studiosi e una Ong vincono il Balzan
La consegna a novembre
Marilyn Strathern (Gran Bretagna) per l’antropologia sociale, Jürgen Osterhammel (Germania) per la Storia globale, Detlef Lohse (Germania) per la Dinamica dei fluidi e Éva Kondorosi (Ungheria) per l’ecologia chimica sono i vincitori dei prestigiosi premi Balzan 2018. Il premio Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza è stato assegnato all’organizzazione elvetica Terre des Hommes. I primi quattro riconoscimenti hanno ciascuno un valore di 750 mila franchi svizzeri (690 mila euro), con l’impegno che la metà di questa cifra vada a finanziare, su indicazione del premiato, progetti di ricerca svolti da giovani ricercatori. Il premio per l’umanità, assegnato l’ultima volta nel 2014, è di un milione di franchi svizzeri (890 mila euro) ed è finalizzato allo sviluppo di un progetto per la cura delle nascite in Paesi difficili: «Ogni anno più di due milioni e mezzo di bambini nascono morti e muoiono 300 mila madri. Il progetto fornirà 700 assistenti sanitari in 200 centri, si stima che potrà salvare ogni mese 150 bambini e 80 madri», hanno ricordato ieri Enrico Decleva e Luciano Maiani (presidenti della Fondazione e del Comitato premi Balzan), annunciando i vincitori.
Marilyn Strathern è una femminista che ha destrutturato gli stereotipi del femminismo e degli studi di genere tanto in voga. È stata premiata «per la sua critica alle opposizioni concettuali occidentali, quali uomo/ donna, a vantaggio dell’importanza accordata alla sfera domestica, alla demarcazione differenziale dei sessi». Come spiega la sociologa francese Nathalie Heinich, «la Strathern abbandona le categorie e dell’occidentalismo dell’antropocentrismo in favore dell’economia del dono e delle relazioni sociali e comunitarie». Osterhammel, invece, è un grande erudito, poliglotta, per alcuni il nuovo Braudel, in quanto autore di un monumentale saggio, The Transformation of the World. A Global History of the Nineteenth Century, ricco di fonti inesplorate. Osterhammel ha anche messo in luce un rapporto tra Oriente e Occidente assai diverso da quello strutturato da Edward Said in Orientalismo.
I primi disegni di studio dei flussi ci sono stati lasciati da Leonardo Da Vinci; le ricerche sui fluidi del gruppo di Detlef Lohse potranno avere ricadute negli studi di meteorologia (scambi tra correnti marine e venti) e negli agenti di contrasto utilizzati per fare esami medici.
La chimica ungherese Kondorosi studia il rapporto tra piante, batteri e atmosfera e le ricadute dei suoi studi potrebbero essere, ad esempio, nel settore dei fertilizzanti.
Ieri, in occasione dell’annuncio avvenuto alla Fondazione Corriere della Sera (quotidiano del quale Balzan era amministratore) il filologo Piero Boitani ha svolto una lectio sull’importanza della meraviglia e dello stupore come motori emozionali nella storia della cultura. La cerimonia di consegna, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avrà luogo a novembre all’accademia dei Lincei. Il prossimo anno si premieranno: Filmologia, Studi sull’islam, Teoria dell’equazione differenziale e Patofisiologia della respirazione.