Muore in autostrada per proteggere le figlie
Milano, è stata tamponata poi travolta da un’altra auto
Un tamponamento. La carambola sull’a8, l’autostrada dei Laghi che da Milano corre a Varese. L’auto, con Barbara e le due figlie 8 mesi e 5 anni, resta ferma in corsia di sorpasso. È buio. La mamma, anche per proteggere le bambine, scende e cerca il triangolo. Ma non fa in tempo, un’auto arriva di corsa, la travolge. E lei muore sotto gli occhi delle figlie.
MILANO Ha pensato alle sue bimbe, sedute in auto dietro a lei, assicurate ai seggiolini della loro Clio, che pochi istanti prima era stata violentemente tamponata in autostrada. Voleva proteggerle, ma era spaventata e scossa per quel che era successo. E così ha fatto il più tragico degli errori. È scesa dall’auto, forse per cercare di prendere il triangolo segnaletico, ma un’altra vettura le è piombata addosso.
Per Barbara Fettolini, 38 enne di Sesto San Giovanni, non c’è stato scampo. Anche le sue piccole, di 5 anni e 8 mesi, sono rimaste lievemente ferite e ora sono ricoverate in osservazione all’ospedale Sacco di Milano. La tragedia è avvenuta martedì, poco dopo le 20, sull’autolaghi, all’altezza di Rho, sulla carreggiata in direzione di Milano. «Dopo il lavoro, Barbara era andata a riprendere le bimbe dai suoceri e stavano tornando a casa» racconta commossa una zia. Mentre la loro vettura viaggiava sulla terza corsia, è stata tamponata da una Peugeot guidata da una 37enne di Monza. Un impatto tanto violento da mandare la Clio in testacoda. La trentasettenne è riuscita a spostare la sua auto sulla corsia di emergenza.
Barbara invece è scesa dall’auto, poi è risalita ed è riuscita solo a girarla nel corretto senso di marcia. Ma poi è scesa ancora e così ha fatto anche l’altra donna. Le auto sfrecciavano accanto a loro, evitandole per un soffio. Un automobilista di passaggio si è avvicinato e, dal finestrino, ha urlato loro di mettersi al riparo. Ma non ce n’è stato il tempo: pochi secondi dopo una Passat, guidata da un 54enne, ha travolto le donne e tamponato l’auto del loro soccorritore. Insieme Barbara Fettolini, 38 anni, di Sesto San Giovanni. Lascia due bambine Barbara è morta sul colpo. La trentasettenne è in prognosi riservata.
Per salvarle la vita, i medici del Niguarda hanno dovuto amputarle la gamba destra, ma ha anche fratture al volto. I due uomini sono rimasti feriti lievemente. La posizione dell’investitore è al vaglio della Polizia stradale di Busto Arsizio. I provvedimenti nei suoi confronti potrebbero arrivare nelle prossime ore.
A Sesto San Giovanni, la notizia della morte di Barbara ha gettato nello sconforto famigliari e amici. «Adorava le sue piccole — aggiunge la zia —. Ed era premurosa nei confronti dei suoi genitori, Laura e Giancarlo, a cui era legatissima. Il loro strazio è indescrivibile: era la loro unica figlia». Laureata in filosofia morale, Barbara aveva cominciato la sua carriera nelle risorse umane alla «Promelec International» di Milano, dove aveva lavorato per quasi 10 anni come head hunter.
«Volonterosa, onesta, energica, dedita al lavoro ed alla famiglia» la ricordano i colleghi. Tre anni fa, aveva accettato un impiego in un’altra agenzia di reclutamento più vicina a casa, la «Man at work» di Sesto San Giovanni. Ieri l’ufficio in cui lavorava è rimasto chiuso, in segno di lutto.
«Ci parlava spesso delle sue piccole. Siamo tutte molto addolorate» dice una delle impiegate. Innamorata delle sue bimbe, Barbara amava condividere la sua gioia di madre sui social. Sposata con Claudio, l’anno scorso, a dicembre, era diventata mamma per la seconda volta, proprio nel periodo delle feste. Era stato il più felice dei Natali. Oggi, per la loro figlia maggiore, 6 anni a novembre, sarebbe cominciato la prima elementare. E Barbara aveva postato felice, su Facebook, la foto dello zaino per questa nuova avventura.