Vuelta, è sfida a due tra Yates e Valverde Aru cade in discesa e medita il ritiro

A quattro giorni e cinque salite dalla conclusione, quella per la Vuelta 2018 è ormai una sfida a due: il giovane e rampante Simon Yates contro il vecchio e mai sazio Alejandro Valverde. Ieri, sulla brutale rampa d’arrivo del Balcón de Bizkaia, Don Alejandro ha rosicchiato 8” a Yates, riducendo il suo ritardo a soli 25”. Bandiera bianca per Quintana, che ora dovrà mettersi al servizio di Valverde, difficoltà per Lopez e Kruijswijk, il solo a tenere il passo è stato Enric Mas, talento 23enne delle Baleari, 3° a 1’22”. Oggi il gruppo riprenderà fiato con una frazione per sprinter (Viviani è in corsa), domani ad Andorra e sabato nella micro tappa (4.000 m di dislivello in 97 km) del Coll de La Gallina si deciderà tutto. Giornata positiva per Nibali (in fuga, ha ceduto al vincitore Woods e a pochi altri nel finale), da incubo per Fabio Aru. Il sardo, caduto nella penultima discesa dopo aver impostato male una curva, si è rialzato col body a brandelli (foto), escoriazioni sparse e nervi a pezzi. Il direttore sportivo Matxin ha faticato a calmarlo e rimetterlo in sella, interrompendo una sequela d’imprecazioni contro la bici e chi l’aveva messa a punto. Quella di Aru, arrivato con 15’ di ritardo, è una crisi fisico-psicologica profonda. Il corridore deciderà stamattina se proseguire la Vuelta.