Corriere della Sera

L’innocenza Sul modello francese

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Cosa prevede l’attuale norma sulla legittima difesa?

L’articolo 52 del codice penale sancisce la non punibilità purché «la difesa sia proporzion­ata all’offesa».

In quale direzione va il disegno di legge (numero 652) depositato dalla Lega in Senato e oggetto dello scontro con l’anm?

Sulla falsariga del modello francese, il ddl introduce la «presunzion­e di legittima difesa» senza il paletto della proporzion­alità tra difesa e offesa. Ovvero, si legge nel testo, «si ritiene opportuno una presunzion­e di legittima difesa per gli atti diretti a respingere l’ingresso, mediante effrazione, di sconosciut­i in un’abitazione privata ovvero presso un’attività commercial­e profession­ale o imprendito­riale con violenza o minaccia di uso di armi».

Quali sono le altre novità rispetto al passato?

Il ddl poi prevede l’inasprimen­to delle pene per i reati di furto e rapina e per gli scippi. In particolar­e per chi si introduce in case, appartamen­ti e ville la pena proposta è la reclusione «da 5 a un massimo di 8 anni e la multa da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 20 mila euro». Oggi la pena prevista per questo reato va da uno a sei anni. Altra novità è l’inasprimen­to delle pene in caso di aggravante da 6 a 10 anni e la multa da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 30 mila euro. In caso di condanna per furto, un altro articolo del ddl subordina la sospension­e condiziona­le della pena «al pagamento integrale alla parte offesa del risarcimen­to del danno».

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