Corriere della Sera

«I miei difficili anni vittima di bullismo a scuola»

- Marco Pozza

L’inizio del nuovo anno, il 2019, sarà per me speciale, perché arriverò ai 30 anni. Questa età, per una persona, è un segnale inequivoca­bile di un passaggio davvero importante della vita. Visto che ho una miriade di passioni (per lo più sulla storia dell’arte), mi vengono a mente quasi ogni giorno, i difficili anni del mio percorso scolastico, dalle elementari alle superiori. Per quali ragioni? Sono una delle tante vittime di bullismo a scuola, lo sono stato per molti anni, e credo sia facile comprender­e che non possa dire di portare nel cuore pensieri sereni. Tutt’oggi mi chiedo cosa ci trovassero molti miei compagni in tanta cattiveria allo stato puro nei miei confronti, ma per loro io non ero altro che un divertimen­to, lo «sfigato della classe». Venivo deriso in pubblico di continuo durante la ricreazion­e e in aula, anche durante certe lezioni, alla presenza di professori che però restavano indifferen­ti. Venivo picchiato e umiliato, preso di continuo in giro in palestra quando ci cambiavamo i vestiti.

Ho ritenuto di condivider­e queste esperienze, perché se dopo 18 anni dall’inizio delle scuole medie, tutt’ora rivivo questi momenti di buio in cui ogni giorno dovevo «difendermi» da solo, sono fermamente convinto che ragazzi e ragazze, vittime di bullismo, possano capire molto bene i sentimenti che porto nel cuore.

Ogni domenica pubblichia­mo il racconto breve — reale o di fantasia — scritto da un lettore

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