E contro il sarrismo «Salviamo i talenti»
Sfida al Sassuolo, aspettando il gol di Ronaldo
C’è stato un tempo in cui Allegri si illuminava raccontando dello sguardo killer di Dybala in zona gol. E lo faceva anche per pungolare due talenti più indolenti, come Morata e Pogba. Tre anni dopo, Dybala è un giocatore strutturato, è il più pagato della Juventus dopo Ronaldo, ma oggi salvo sorprese andrà in panchina per la terza volta in quattro partite: quello sguardo killer — per adesso — si è perso e Allegri ha il potere e le alternative per non farsi impressionare da eventuali musi lunghi della Joya.
Che è solo uno dei tanti campioni a disposizione: «Le qualità di Paulo non le mette in discussione nessuno, ma io devo farne giocare 11 più tre — sottolinea l’allenatore —. Lui deve ritrovare il posto da titolare e dimostrarlo lavorando sul campo: non conosco altro modo. Però si stanno mettendo pressioni addosso che non vanno bene, perché se gioca e non fa una bella partita, voi lo massacrate...». Più che altro sarebbe interessante capire se l’argentino non gioca, o non gioca bene, solo perché non è al top o anche perché la convivenza in campo con Ronaldo è problematica, ma per quello evidentemente ci sarà tempo.
La Juve intanto deve pensare a «uno scontro diretto» contro il Sassuolo del rampante De Zerbi e alla Champions che inizierà mercoledì a Valencia. Uno snodo meno banale dell’attesa del primo gol di Ronaldo, anche perché di solito dopo la sosta di settembre il portoghese si scatena: dal 2013 ha segnato 8 volte in questa casella del calendario, meglio di chiunque altro in Europa.
Un po’ disamorato della Joya e con fede immutata in Cristiano
d
Serie A 4ª giornata
(«Credo si sbloccherà e farà gol»), Allegri replica in modo interessante all’ingresso del «sarrismo» nell’enciclopedia Treccani: «L’allegrismo non deve entrare nei vocabolari» rilancia Max, che poi chiede «un passo indietro» sulla questione. E cita a sorpresa un Primavera della Juve, classe 2001: «Vedere giocare Fagioli è un piacere, perché conosce il calcio. E sarebbe bello non perdere ragazzi così. Credo che per farlo si dovrebbe fare quello che si faceva prima: lavorare sui singoli. E su questi particolari bisogna lavorare di più, perché il calcio è un gioco». Meno briglie al talento, meno schemi e discorsi sul metodo, quindi. Più istinto, estro e divertimento. Il manifesto di Allegri è sempre più chiaro. Manca solo un po’ di Dybala in più. Attesa/1 Paulo Dybala, 24 anni, è alla quarta stagione con la Juventus, che per averlo pagò 40 milioni al Palermo. Finora in campionato è partito titolare alla prima giornata col Chievo. Con la Lazio non è nemmeno entrato, mentre a Parma ha fatto il suo ingresso nell’ultimo quarto d’ora. (Getty Images)
Nessuno mette in discussione le qualità di Paulo. Ma le pressioni non vanno bene: se gioca male poi voi lo massacrate