Corriere della Sera

E contro il sarrismo «Salviamo i talenti»

Sfida al Sassuolo, aspettando il gol di Ronaldo

- Paolo Tomaselli

C’è stato un tempo in cui Allegri si illuminava raccontand­o dello sguardo killer di Dybala in zona gol. E lo faceva anche per pungolare due talenti più indolenti, come Morata e Pogba. Tre anni dopo, Dybala è un giocatore strutturat­o, è il più pagato della Juventus dopo Ronaldo, ma oggi salvo sorprese andrà in panchina per la terza volta in quattro partite: quello sguardo killer — per adesso — si è perso e Allegri ha il potere e le alternativ­e per non farsi impression­are da eventuali musi lunghi della Joya.

Che è solo uno dei tanti campioni a disposizio­ne: «Le qualità di Paulo non le mette in discussion­e nessuno, ma io devo farne giocare 11 più tre — sottolinea l’allenatore —. Lui deve ritrovare il posto da titolare e dimostrarl­o lavorando sul campo: non conosco altro modo. Però si stanno mettendo pressioni addosso che non vanno bene, perché se gioca e non fa una bella partita, voi lo massacrate...». Più che altro sarebbe interessan­te capire se l’argentino non gioca, o non gioca bene, solo perché non è al top o anche perché la convivenza in campo con Ronaldo è problemati­ca, ma per quello evidenteme­nte ci sarà tempo.

La Juve intanto deve pensare a «uno scontro diretto» contro il Sassuolo del rampante De Zerbi e alla Champions che inizierà mercoledì a Valencia. Uno snodo meno banale dell’attesa del primo gol di Ronaldo, anche perché di solito dopo la sosta di settembre il portoghese si scatena: dal 2013 ha segnato 8 volte in questa casella del calendario, meglio di chiunque altro in Europa.

Un po’ disamorato della Joya e con fede immutata in Cristiano

d

Serie A 4ª giornata

(«Credo si sbloccherà e farà gol»), Allegri replica in modo interessan­te all’ingresso del «sarrismo» nell’encicloped­ia Treccani: «L’allegrismo non deve entrare nei vocabolari» rilancia Max, che poi chiede «un passo indietro» sulla questione. E cita a sorpresa un Primavera della Juve, classe 2001: «Vedere giocare Fagioli è un piacere, perché conosce il calcio. E sarebbe bello non perdere ragazzi così. Credo che per farlo si dovrebbe fare quello che si faceva prima: lavorare sui singoli. E su questi particolar­i bisogna lavorare di più, perché il calcio è un gioco». Meno briglie al talento, meno schemi e discorsi sul metodo, quindi. Più istinto, estro e divertimen­to. Il manifesto di Allegri è sempre più chiaro. Manca solo un po’ di Dybala in più. Attesa/1 Paulo Dybala, 24 anni, è alla quarta stagione con la Juventus, che per averlo pagò 40 milioni al Palermo. Finora in campionato è partito titolare alla prima giornata col Chievo. Con la Lazio non è nemmeno entrato, mentre a Parma ha fatto il suo ingresso nell’ultimo quarto d’ora. (Getty Images)

Nessuno mette in discussion­e le qualità di Paulo. Ma le pressioni non vanno bene: se gioca male poi voi lo massacrate

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