Yates attacca in salita: la Vuelta è sua Tris britannico ai grandi giri
Dopo un londinese (Wiggins), un keniano naturalizzato (Froome) e un gallese (Thomas), conquistando ieri la Vuelta Simon Yates da Manchester è il quarto britannico a vincere un grande giro ciclistico dal 2012 ad oggi: 11 i titoli incamerati dagli inglesi in sei stagioni, con gli ultimi cinque consecutivi e l’en plein nella stagione. Crollato sul Col delle Finestre a un passo dalla conquista dell’ultimo Giro d’italia, Simon ha imparato la lezione arrivando ieri ad Andorra in condizione perfetta nell’ultima frazione di montagna, un micidiale concentrato di salite. Tappa fatale al marpione spagnolo Valverde e all’esperto olandese Kruijswijk: saldamente sul podio al mattino, i due ne sono scesi la sera a spese del talentuoso iberico Enric Mas (2° e re di tappa) e di un Miguel Angel Lopez finalmente capace di finalizzare l’enorme lavoro della sua Astana. Pur trascinato dal compagno Quintana (altro grande sconfitto), Valverde è andato alla deriva sull’ultima salita lasciando a Kruijswijk la 4ª piazza. Rispetto al Giro, Yates non ha perso in imprevedibilità («Quando decide di scattare non avverte nemmeno me» ha spiegato il gemello Adam) ma ha sprecato meno energie e potuto contare su una squadra più solida. Per gli italiani, una Vuelta da dimenticare. Gianluca Brambilla, 16° a 30’ , è stato il migliore; Aru è affondato a oltre un’ora tra crisi, cadute e imprecazioni, Nibali ha pensato solo a ritrovare la forma dopo l’incidente del Tour: tra 15 giorni a Innsbruck sapremo se ci è riuscito. Sorride solo Elia Viviani, che ha vinto due tappe e oggi cercherà il tris a Madrid. Consoliamoci con la Coppa Agostoni, classica lombarda: al rientro dopo la squalifica, ieri Gianni Moscon l’ha conquistata con autorevolezza.