Corriere della Sera

Incubi ed errori, è buio Ferrari Il mago Hamilton spegne Vettel

Strepitosa pole dell’inglese su Verstappen, Seb in seconda fila: «Distacco bugiardo»

- DAL NOSTRO INVIATO Marco Letizia

«Poteva andare peggio? No». L’immortale battuta di Altan si attaglia perfettame­nte a quanto accaduto alla Ferrari nelle qualifiche ufficiali del Gran premio di Singapore. Pole per Lewis Hamilton, seconda posizione per Max Verstappen. E Sebastian Vettel? Per lui solo un misero terzo tempo. Il senso della batosta era tutto sul volto del tedesco, prima a capo chino mentre Hamilton iniziava a parlare accanto a lui in conferenza stampa, poi, poco dopo, apparentem­ente assente, lo sguardo perso nel vuoto.

Sul circuito dove il sorpasso è quasi impossibil­e (non a caso Hamilton lo ha definito una «Montecarlo con gli steroidi») il campione britannico ipoteca la vittoria e spezza i sogni di rimonta della Rossa. Che indietro di 30 punti nella classifica piloti e di 25 in quella costruttor­i vedeva in Singapore, da sempre terreno favorevole per il Cavallino, la pista su cui cominciare la rimonta. Se Lewis ha compiuto un capolavoro, abbassando di quasi 3 secondi e mezzo il record della pista («Ve l’assicuro ragazzi, questo giro è stato epico» sono state le sue prime parole) per firmare la sua settima partenza al palo della stagione, quella in qualifica a Singapore è stata soprattutt­o una sconfitta della Ferrari. Della testa più che del cuore.

Uno sbaglio di strategia su un circuito con 23 curve dove la trazione, punto di forza del Cavallino quest’anno, conta eccome. Non sono stati azzeccati i tempi di uscita: nel momento decisivo, i due giri veloci del Q3, con un calo di temperatur­e improvviso e insolito da queste parti, team e piloti si sono preoccupat­i più di trovare la pista libera che di scaldare adeguatame­nte le gomme.

Il risultato è stato una minor tenuta e oltre 6 decimi di distacco tra Seb e Lewis, con Raikkonen, che aveva dominato il Q2, soltanto quinto. Del problema se n’era accorto subito Vettel che invano avvertiva gli ingegneri ai box: «Cercate di darmi la prossima volta un’uscita migliore, vedo che le Mercedes rallentano molto di più prima di iniziare il giro veloce» sottolinea­va.

E infatti alla fine dei giochi Vettel ammetterà: «È chiaro che avremmo dovuto fare meglio e per questo non posso essere contento, avremmo dovuto preparare meglio gli ultimi giri veloci». Poi però, anche lui ci ha messo del suo con un errore alla curva 13 nell’ultimo tentativo che gli ha tolto qualche decimo durante il suo giro migliore.

Ovviamente non tutto è ancora perduto in gara per la Rossa. È lo stesso Vettel a rincuorare i tifosi del Cavallino: «Credo che il distacco in qualifica non sia significat­ivo della nostra vera forza in pista». Per imporsi oggi però sotto le luci artificial­i di Marina Bay oltre a «metterci la testa» bisognerà ritrovare anche il cuore.

Il solo che ti permette di riuscire a portare la macchina oltre i suoi limiti di aderenza e a mantenerla in pista. Come ieri Hamilton ci ha fatto vedere, ancora una volta.

Rimonta possibile «La gara sarà diversa Non vedo nessuno in grado di scappare Ce la giocheremo tutti»

 ?? (Reuters) ?? Delusione Sebastian Vettel, 31 anni, deve rimontare 30 punti a Lewis Hamilton per provare a vincere il Mondiale
(Reuters) Delusione Sebastian Vettel, 31 anni, deve rimontare 30 punti a Lewis Hamilton per provare a vincere il Mondiale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy