La Lazio fa i punti
Segna Parolo, poi Strakosha para tutto
(Ansa)
Contro la Lazio, Andreazzoli ha perso una finale di Coppa Italia che era anche un derby e che a Roma non dimenticheranno mai: quel giorno di 5 anni fa la sua avventura sulla panchina giallorossa è finita e la sua carriera di allenatore ha preso un brutto schiaffo. Che questo avversario sia per lui maledetto lo si è compreso stavolta mentre si stava esaurendo il recupero e l’empoli ha avuto un’occasione colossale per prendersi un pareggio meritato: Acerbi e Wallace hanno lasciato scorrere un cross da destra, Caputo si è avventato sul pallone ma, a quattro metri dalla porta, s’è fatto deviare il tiro da Strakosha. Quando la palla è schizzata fuori, nessuno credeva che fosse possibile: sembrava un gol fatto.
Così, con questo miracolo del portiere (e ce n’era stato un altro nel primo tempo su Acquah), la Lazio ha vinto la sua seconda partita di fila per 1-0 dopo avere piegato il Frosinone. Anche stavolta ha giocato male, anche stavolta è stata l’esatto contrario di quella spumeggiante della scorsa stagione, capace di segnare 89 gol e di godersi il miglior attacco del campionato. Ora di reti all’attivo ne ha appena 3, una miseria; fortuna di Inzaghi che la difesa ha acquistato qualcosa in solidità e conserva il poco che l’attacco produce. È però indiscutibile
SERIE A Empoli Lazio
che ci sia molto da sistemare se l’eroe della vittoria a Empoli è Strakosha e non Immobile, ancora disperso nelle nebbie della Nazionale, oppure Milinkovic-savic, in lento progresso, o infine Luis Alberto, di cui ci si accorge solo quando calcia un corner (lo ha fatto benissimo allo scadere del primo tempo e Wallace, di testa, ha colto il palo).
L’empoli ha giocato decisamente meglio della Lazio per mezz’ora, ma non ha concretizzato. Sull’occasione sprecata prima da Acquah e poi da Zajc, che ha sparato in curva la ribattuta di Strakosha (29’), i toscani hanno perso un po’ di spinta, comunque senza mai consegnarsi all’avversario. Il quale ha avuto il merito di sfruttare una mezza occasione capitata in avvio di ripresa: cross di Lulic da sinistra, deviazione di un difensore che fa perdere l’equilibrio a Rasmussen, e appoggio rocambolesco di Parolo accanto al palo. L’empoli ha provato a reagire, Correa ha sfiorato il raddoppio in contropiede (ha preso un altro palo vicino al 90’). Fino all’occasione di Caputo, che ha rispedito Andreazzoli con la mente al 26 maggio 2013: no, con la Lazio non c’è niente da fare.