Piatek non si ferma più, 8 reti in 4 partite Al Genoa basta un guizzo e il Bologna crolla
Genoa Bologna
Dalla cattolica Polonia si è portato il nome di battesimo Krzystof e la predisposizione al gol di un Lewandowski, anche se si chiama solo Piatek, ha 23 anni e un frammento di presenza in Nazionale. Al Genoa di reti ne ha firmate addirittura 8 in 4 partite, una media mostruosa da doppietta anche se un poker lo aveva servito in un’unica portata in Coppa Italia al Lecce. In campionato è già a quota 4 in 3 gare, capocannoniere col «concittadino» Defrel della Samp.
Anche ieri Piatek è stato decisivo contro il Bologna: un gol — gran destro su assist di Criscito a metà ripresa — che vale tre punti per il Genoa di Ballarini, sei in tutto, meglio di Roma e Inter, mentre gli altri rossoblù, quelli emiliani, sarebbero ultimi a 1 punto insieme al Frosinone senza la penalità al Chievo.
Senza l’acuto del polacco, sarebbe stata la perfetta partita da zero a zero, noiosa e cattiva, «vivacizzata» dall’infortunio muscolare di Vivenzi, assistente dell’arbitro Banti, sostituito dal quarto uomo. Nell’infinito recupero c’è tempo per l’espulsione di Pulgar dopo un fallo d’altri tempi su Romulo che scatena una rissa epocale dalla quale escono altri gialli, alla fine saranno sette, oltre al rosso, come l’allarme per Pippo Inzaghi.