Alta tensione
L’elettrico non è più solo per citycar. Da Jaguar a Porsche, da Audi a Mercedes aumentano i modelli di lusso alimentati con le batterie
Negli anni Novanta la Toyota Prius ibrida — versione taxi — fece scoprire a milioni di italiani l’esistenza di vetture a bassa emissione. Poi è arrivato il tempo (che perdura) dell’elettrica al 100 per cento, con l’autonomia sufficiente ai brevi tragitti cittadini, ideale per aggirare i blocchi antismog della circolazione, e anche un po’ per sentirsi alternativi. Ecco allora le Nissan Leaf, Renault Zoe, Kia Soul, Hyundai Ioniq, Bmw i3 e Smart (la due posti tedesca dal 2020 sarà venduta solo come elettrica).
Il discorso si è allargato. Sta nascendo il segmento premium delle zero emissioni, un’area di mercato sino a pochi mesi fa caratterizzata solo dalle incursioni di Elon Musk (con le sue esclusive Tesla Model S e Model X), che producono più articoli che vetture. Prima dell’estate è stata lanciata la Jaguar I-pace. Oggi è la volta della EQ C, primo modello della famiglia EQ che in casa Mercedes identifica le vetture elettriche. Nei prossimi giorni debutterà a San Francisco la Audi e-tron. E alla fine del 2019 Porsche presenterà la Taycan: «Si guida come una Porsche, ha l’aspetto di una Porsche e dà al pilota le sensazioni di una Porsche» — sottolinea Stefan Weckbach, responsabile del progetto —, ma è elettrica.
«Non è più il tempo dei pionieri, oggi lavoriamo per convincere tutti a entrare nella nuova era, con idee innovative e pratiche», dice Britta Seeger, responsabile vendite e marketing Mercedes a livello globale. Le elettriche premium di oggi sono auto «normali» anche nel prezzo, relativamente ai valori (elevati) del loro mercato: per ora, il riferimento è quello della I-pace, 80mila euro circa.
«Ma il lusso tra un decennio sarà nelle mani dei millenials, che sono più attenti dei padri all’ambiente. Quindi la domanda aumenterà», dice Claudia D’arpizio, partner di Bain & Company e guru del luxury retail. In ballo ci sono cifre enormi: 10 miliardi di euro è l’investimento di Mercedes (dieci modelli EQ entro il 2025), una ventina per Audi (per il suo piano quinquennale), 6 per Porsche (entro il 2022) e Bmw (obiettivo 2025: un quarto delle vendite sarà a zero emissioni) .
«Più sali di livello e più l’auto elettrica costa meno rispetto alla vettura tradizionale. E poi le scuse per non comprarle sono finite. A partire dalla scarsa autonomia. Sa quante volte in un anno un italiano percorre più di 400 km senza fermarsi? Due in media. Tra un decennio, per motivi sia tecnici, sia sociali, sia economici, tutti i nuovi modelli saranno elettrificati in gran parte o al 100 per cento», conclude Gianfranco Pizzuto, EV brand ambassador Jaguar. Non è utopia: è già realtà.