Corriere della Sera

Un altro studio sulla stabilità Ma Autostrade non intervenne

- Fiorenza Sarzanini

GENOVA C’è un altro studio sulla stabilità del ponte Morandi che Autostrade avrebbe ignorato. È stato fatto nel 2017 dalla società Edin srl di Roma e ieri i finanzieri hanno perquisito la sede della società proprio per recuperare i documenti e la relazione finale degli esperti. Ulteriore conferma al fatto che la società concession­aria negli ultimi anni abbia chiesto svariate consulenze, ma poi abbia sempre rinviato gli interventi per garantire la sicurezza del ponte. E questo nonostante fosse stata informata delle «anomalie degli stralli» dagli ingegneri di Cesi, l’azienda che consegnò un report su questo nel 2016. È la relazione che proprio Autostrade richiese in copia la notte tra il 14 e il 15 agosto, poche ore dopo il crollo. Nella lettera di risposta la responsabi­le commercial­e di Cesi Chiara Munari cambiò le conclusion­i raggiunte dai suoi colleghi e scrisse che «la causa del crollo va piuttosto ricercata nel vizio progettual­e originario». Cesi ha dichiarato che si è trattato di un’«iniziativa personale» e l’ha sospesa dal servizio insieme al global director Domenico Andreis. I finanzieri guidati dal colonnello Ivan Bixio stanno controllan­do i loro pc e telefoni per ricostruir­e i contatti di quella notte e verificare se fu qualcuno di Autostrade a sollecitar­e l’«aggiunta» nella lettera. Lei nega ma non ha convinto gli inquirenti e adesso rischia di essere indagata per favoreggia­mento.

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