Tesla, Musk indagato per frode L’arabia Saudita punta 1 miliardo sulla concorrente Lucid Motors
(f.mas.) Il fondatore e ceo di Tesla, Elon Musk, finisce sotto inchiesta negli Usa. Il Dipartimento della giustizia ha aperto un’indagine penale nei confronti della società californiana di auto elettriche in seguito a un tweet di Musk del 7 agosto circa un piano per ritirare dalla Borsa la compagnia a 420 dollari per azione, pari a 72 miliardi di dollari di valore. Musk aveva detto di avere una garanzia di impegno da parte di alcuni investitori. La mossa aveva fatto alzare le quotazioni del titolo, da tempo colpito delle vendite allo scoperto degli hedge funds dubbiosi sulla strategia di Musk anche a causa dei ritardi nella consegna delle auto. Su Musk era già aperta un’indagine civile da parte della Sec, la vigilanza sulla Borsa. Alla diffusione della notizia ieri il titolo è crollato del 5%. Da agosto ha perso circa un terzo del valore e oggi vale 48,6 miliardi di dollari. Intanto ieri il fondo sovrano dell’arabia Saudita, Pif, indicato da Musk tra i finanziatori del delisting, ha fatto sapere di aver investito un miliardo di dollari in Lucid Motors, un produttore di auto elettriche concorrente di Tesla, fondato da alcuni ex manager di Musk.