Addio a Kuzminac il cantautore medico di «Ehi ci stai»
Ron Howard e Henry Winkler, star di «Happy Days», in onda dal 1974 al 1984
La scorsa notte Henry Winkler ha vinto un Emmy. Ma per tutti è stato come se lo avesse vinto Fonzie. Probabilmente anche per lui, che quando ha sentito pronunciare il suo nome — vincitore come miglior attore non protagonista brillante per Barry — si è alzato dalla sedia di scatto, ha allargato le braccia ed è sembrato sul punto di dire: «Ehi».
Al posto del giubbino di pelle indossava però un completo scuro. Ma una volta salito sul palco, quel signore di 72 anni non ha finto di non aver aspettato troppo a lungo questo riconoscimento e per celebrare il suo primo Emmy, è tornato indietro nel tempo: «Mio Dio, ho solo 37 secondi e questo discorso l’ho scritto 43 anni fa», ha esordito, tributando in qualche modo il premio a quel personaggio che in così tanti hanno amato. «Tanto tempo fa Skip Brittenham (avvocato di molti attori di Hollywood, ndr) mi disse: se stai a tavola abbastanza, saranno le patatine a venire da te. E stanotte mi tocca pulire il tavolo», come a dire che finalmente, quello che non era successo con Happy Days, era accaduto. Scherzando su questo ritardo anche con la buonanotte ai suoi figli: «E bambini — ha continuato —. Jed, Zoe, Max, adesso potete andare a letto: papà ha vinto!». Solo che oggi, il più piccolo di loro ha 35 anni.
Tutto il Microsoft Theatre di Los Angeles ha applaudito Winkler per la statuetta vinta col ruolo di Gene Cousineau, un eccentrico insegnante di teatro in Barry, nuova serie Hbo su un sicario che vuole diventare attore. Ma l’applauso più speciale è stato quello di Ron Howard, oggi regista celebrato, ieri, semplicemente, Richie Cunningham. La coppia da colpo al cuore per i Goran Kuzminac, cantautore, chitarrista e medico di origini serbe, è morto ieri nella sua casa di Trento dopo una lunga malattia. Aveva 65 anni. Tra le sue canzoni più note «Stasera l’aria è fresca», che gli portò il successo nel 1978 vincendo il Festival di Castrocaro, e «Ehi ci stai», seconda al Festivalbar 1980. Nello stesso anno un altro successo, il disco e tour Rachel Brosnahan, vincitrice per la serie (8 riconoscimenti) Penélope Cruz e Darren Criss premiato come miglior attore Canzone senza inganni con Ron e Ivan Graziani. Nato il 16 giugno 1953 a Zemun, municipalità autonoma di Belgrado nell’allora federazione jugoslava, a sei anni Kuzminac si trasferisce a Trento con la famiglia. Chitarrista particolarmente dotato nel fingerpicking, la tecnica senza plettro, fu notato da Francesco De Gregori che lo presentò alla Rca. Esordì nel 1976 con il singolo «Io», e nei tre anni successivi lavorò al seguito delle tournée di Angelo Branduardi, Lucio Dalla e Antonello Venditti, aprendone i concerti. Oltre che cantautore, era medico e si occupava di musicoterapia a sostegno dei malati psichiatrici e delle persone con disturbi dell’alimentazione. (R.S.)