Autostrade, per revocare la concessione servono almeno 5 mesi e 20 miliardi
Costa 20 miliardi e servono 5 mesi: lite sulla revoca
Per revocare la concessione ad Autostrade dopo il crollo del ponte di Genova potrebbero servire 20 miliardi e passare almeno 5 mesi. La società intanto è già pronta con i ricorsi.
siamo tranquillissimi. Se lo vogliono pagare di loro spontanea volontà ben altrimenti ce li andiamo a prendere con i giudici». Alla prima lettera di contestazione Autostrade ha già risposto evidenziando irregolarità formali compiute dal ministero delle Infrastrutture e specificando di aver «sempre adempiuto agli obblighi di manutenzione ordinaria e di aver sostenuto costi maggiori di quanto previsto anche per gli interventi straordinari». Affermazioni che il governo è però pronto a respingere, utilizzando anche gli elementi che stanno emergendo dall’inchiesta giudiziaria. In particolare i due studi — commissionati proprio da Autostrade — che denunciavano «anomalie nel comportamento degli stralli» e sollecitavano «monitoraggi costanti». Controlli che invece non sarebbero stati predisposti.
Entro la fine del mese la commissione tecnica voluta da Danilo Toninelli — che ha già dovuto sostituire quattro componenti perché incompatibili o indagati — consegnerà la relazione sul disastro. E subito dopo dovrebbe partire la prima diffida a «fornire giustificazioni». Da quel momento Autostrade avrà 90 giorni per rispondere. Se le sue deduzioni non saranno ritenute sufficienti, le Infrastrutture potranno indicare i punti ritenuti non adeguati e poi dovranno concedere altri 60 giorni per la controrelazione. Soltanto quando questo documento sarà consegnato si potrà firmare l’eventuale decreto di revoca.
Subentro e penali
Nel provvedimento devono essere indicati il «valore di subentro» e le eventuali penali da addebitare ad Autostrade.
Come una manovra L’esborso per il governo potrebbe avere quasi il valore della manovra
Ma è la prima voce a rappresentare il vero onere per lo Stato ed è proprio su questo che il governo dovrà decidere come intervenire. Nonostante quanto detto da Di Maio, la concessione fornisce infatti indicazioni chiare su quanto Autostrade deve percepire in caso di revoca e i calcoli già fatti escludono che si possa scendere sotto i 20 miliardi. L’unica sanzione prevista per il concessionario è la penale del 10 per cento, oltre al maggior danno cagionato allo Stato. Ma per questo ultimo conteggio potrebbe essere necessario un giudizio in sede civile. Senza contare che contro il decreto Autostrade è pronta a ricorrere ai giudici amministrativi. Aprendo una battaglia dalle mille incognite.