Draghi: regole fiscali, la fiducia va ristabilita
La priorità per limitare i rischi a livello europeo «dev’essere rendere le politiche fiscali nazionali più efficaci, incoraggiando i governi a creare margini» per affrontare eventuali crisi. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo a Berlino alla conferenza «Far funzionare l’unione economica dell’europa», organizzata dal Jacques Delors Institute alla Hertie School of Governance. Draghi ha sottolineato che «occorre ristabilire fiducia nelle regole fiscali, rendendole più vincolanti e anticicliche», anche per essere pronti a rispondere in caso di crisi. «Anche politiche fiscali nazionali non sono sempre sufficienti», visto che «i mercati possono alle volte reagire in modo eccessivo e penalizzare gli Stati». Per questo, «è soprattutto necessario ristabilire una traiettoria fiscale sostenibile» ed è cruciale condividere i rischi, completando l’unione bancaria e quella dei mercati di capitale. La crescita potenziale dell’eurozona, ha aggiunto, «si prevede resterà debole per qualche tempo. La bassa crescita aggrava le pressioni sulle finanze pubbliche e la disoccupazione, specie fra i giovani e i non qualificati, accresce le questioni distributive sui mercati aperti e crea una falsa percezione che il protezionismo sia una soluzione».