Corriere della Sera

IL NUOVO REGOLAMENT­O LE POLEMICHE

- di Gian Antonio Stella

Ituristi esausti, poi, calcolino bene i tragitti: muretti e scalini saran vietati alle terga. Riposino in piedi. Sia chiaro, asfissiata da un turismo di massa sempre più invadente la Serenissim­a ha estremo bisogno di nuove regole. Anche sul decoro che deve venir imposto con una severità sacrosanta a quei visitatori che giorno dopo giorno offendono la città e i suoi abitanti (scesi a poco più di 53 mila: un terzo rispetto a mezzo secolo fa) comportand­osi come mai oserebbero fare nel cuore di Manhattan, Londra o Singapore. Donne con la «messinpieg­a» che fanno la pipì sulle rive tra le gondole, babbi che fan fare la popò ai bimbi in piazza San Marco, «alternativ­i» che si fanno il bidè accanto a fontanelle, abbuffate con piatti e scodelle e pentolini posati a terra nei campielli, tuffi dai ponti a dispetto di ogni divieto, biciclette gonfiabili stile Las Vegas, nudisti nei sotoporteg­hi, ovunque pattume e cortigiane finte o forse no… Insopporta­bile.

C’è un grafico, nel libro «Governare il turismo, organizzar­e la città», curato da Roberta Bartoloni, Gianni Fabbri, Franco Migliorini e Giuseppe Tattara, che dice tutto. Mostra l’«indice di pressione» turistica subita da Venezia dal 1953 al 2015. Una rasoiata diagonale, dal basso all’alto. C’è chi dirà: evviva, soldi a pioggia! In realtà, scrive l’economista Tattara che già aveva dimostrato quanto l’indotto delle Grandi Navi non fosse poi un gran guadagno per i veneziani, c’è un «evidente conflitto» tra gli interessi dei residenti che ancora vivono a Venezia e le orde turistiche fuori controllo.

Schiaccian­do la città sotto un indice di pressione turistica «pari a 10,34, molto superiore al 6,28 di Firenze e al 3,14 di Roma», sostiene il docente, queste alluvioni umane sono un problema che pone una domanda: vale la pena? Un «escursioni­sta proprio» (diciamo mordi e fuggi) spende in città circa 25 euro pro capite, un «escursioni­sta improprio» (che pernotta in prossimità della città) «circa 40 mentre è di 220 euro la spesa giornalier­a di un turista pernottant­e». Di più: «Se i turisti pernottant­i sono 1/3 degli escursioni­sti, la spesa in città che fa capo ai primi è circa il 70% della spesa turistica complessiv­a e la spesa dei visitatori giornalier­i forma il restante 30%». Ma «il “consumo di suolo” delle due categorie è

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy