Testimonial dei pugliesi «Violentò una minore»
● Emma Dalla Benetta, 29 anni, maestra elementare, partecipa come «tentatrice» al reality show «Temptation Island Vip» in onda su Canale 5
● Il format della trasmissione prevede che sei coppie di vip vengano «messe in crisi» da sei uomini e sei donne nel ruolo di «tentatori»
● La giovane insegnante, in passato, ha già lavorato nel mondo della moda e posato per servizi fotografici. FOGGIA Un ambasciatore della Puglia nel mondo condannato a tre anni, in primo grado, per violenza sessuale su una minore. Un testimonial che sta creando non poco imbarazzo al presidente della Regione, Michele Emiliano. Nel Consiglio generale dei Pugliesi nel Mondo — un gruppo foltissimo di associazioni — il 15 settembre scorso è stato scelto come rappresentante ufficiale l’artista e ballerino foggiano Michele Mangano. Il suo background? È noto per essere, lui di Monte Sant’angelo, il re della tarantella garganica. Ma Mangano, all’inizio dell’anno, è stato condannato in primo grado a tre anni Ballerino
Il coreografo Michele Mangano, condannato in primo grado per violenza sessuale, è tra i Pugliesi nel Mondo e quattro mesi (con rito abbreviato) per violenza sessuale nei confronti di una minorenne, sua ex allieva. «Il presidente Emiliano revochi la nomina», ha chiesto il gruppo regionale del M5S che ha fatto esplodere il caso. «Mangano è entrato nel Consiglio dei Pugliesi nel mondo nonostante la condanna in primo grado, ci chiediamo come mai in Regione nessuno abbia sollevato dubbi sull’opportunità di conferirgli l’incarico prima che venga chiarita la sua posizione».
Ieri in serata il presidente Emiliano ha invitato Mangano a fare un passo indietro. E togliere così le castagne dal fuoco al governatore, che non ha gli strumenti tecnici per intervenire. «Il presidente della Regione — ha precisato Emiliano — non ha il potere di designare i componenti del Consiglio direttivo dei Pugliesi nel Mondo in quanto, per statuto, vengono designati direttamente dalle associazioni che costituiscono l’assemblea». «Mi vergogno che in Italia si crocifigga una persona prima che i processi si concludano. Si sta distruggendo, in modo mediatico, la vita del mio assistito, della sua famiglia e della sua bambina», ha detto l’avvocato di Mangano Innocenza Starace. L’udienza in appello non è stata ancora fissata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ● Il M5S in Regione ha sollevato l’inopportunità della nomina. Il governatore Emiliano si è difeso: «Scelta non mia ma fatta dall’assemblea»