Da Amanda Lear a Enzo Bianchi, i grandi trasgressori
Il numero di «Liberitutti» in edicola domani. Storie di cambiamento (positivo) di ieri e di oggi
La copertina
Domani, assieme al Corriere della Sera e gratuitamente, esce il nuovo numero di «Liberitutti». In copertina c’è Amanda Lear
Pinocchio sarebbe diventato il Pinocchio che conosciamo senza Lucignolo? E che piega avrebbe preso il mondo se Prometeo non avesse ceduto all’impulso di regalare il fuoco all’uomo? La trasgressione che genera cambiamento (positivo) è il tema su cui riflette il numero di Liberitutti domani in edicola e che mette in copertina Amanda Lear, simbolo ancora intatto di ambiguità. Intervistata da Matteo Persivale, la musa di Dalì non scende a patti con il conformismo, anche quando si parla di età. È vera la data di nascita dichiarata — 1950 — o quella rinvenuta in alcuni documenti, che riportano il 1939? Gli enigmi si susseguono. «Che barba, tutti a dire la Lear è una donna o un uomo. Come se fosse una cosa così strana. In L’inserto
● «Liberitutti» è l’inserto del fine settimana che esce, gratis, ogni venerdì in allegato al «Corriere della Sera»
● All’interno, ogni settimana, interviste, personaggi, tendenze, novità e sorprese realtà, adesso, la vera provocazione è essere conservatori, sposarsi». Una grande curiosità — che in 50 anni l’ha spinta a fare di tutto — e un grande fantasma da combattere, la noia.
«Non conosco la noia. Piuttosto sono vittima dell’ansia», svela a Roberta Scorranese Padre Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose, altro protagonista del numero di Liberitutti. Spiazzante, specie quando ammette: «In inverno, quando è buio e freddo, sento il bisogno di qualcuno che mi aspetti o almeno mi pensi». Una chiacchierata a cuore aperto. «La solitudine è umana. Così, qualche rara volta, mi concedo due dita di brandy e brindo nell’aria, con un amico immaginario». Nella carrellata di personaggi fuori dal coro c’è anche il ritratto di Anna Magnani, ricordata da Maria Luisa Agnese come una summa di misteri e fake news, dal luogo di nascita (Egitto o Roma?) alle sofferenze d’amore, che la gente ha creduto insanabili. A Oriana Fallaci, dopo la fine della storia con Roberto Rossellini, confidò: «Si piange un po’, ma poi se ne esce, quando lo ritrovi per strada ti sembra impossibile aver sprecato le lacrime dietro di lui». La sequenza arriva a Lourdes Ciccone Leon, figlia di Madonna, con ascelle e gambe mai depilate. Ma anche la trasgressione ha un lato tenero: come tatuaggio ha scelto le lettere che compongono MAMMA, sulle dita della mano destra.