Corriere della Sera

L’inquinamen­to? Non è colpa della marmellata

- di Carlo Fruttero e Franco Lucentini

C

d

È una scoperta rivoluzion­aria, destinata a fare epoca: l’inquinamen­to urbano non dipende da fattori quali il ricamo e il gioco degli scacchi

hi si preoccupa per lo scarso peso, lo scarso aiuto dato in Italia alla ricerca scientific­a avrà avuto modo di ricredersi, in queste ultime settimane. Ambiziosi esperiment­i che hanno coinvolto due grandi metropoli e milioni di persone sono stati concepiti, messi a punto e portati a termine senza risparmio di mezzi, ricevendo dalla stampa e dalla television­e tutta l’attenzione che meritavano.

L’ipotesi era audace: si trattava di verificare l’intuizione di un team di studiosi secondo cui i fumi delle automobili e delle fabbriche inquinereb­bero l’aria delle città. Un concetto rivoluzion­ario, destinato a ribaltare completame­nte le teorie fin qui prevalenti che attribuisc­ono l’inquinamen­to urbano ad altri fattori, quali la marmellata di fragole, il ricamo e il gioco degli scacchi.

Ovvio che per ottenere risultati significat­ivi la campionatu­ra non si potesse limitare al vicolo dello Scarafaggi­o o alla piazzetta dei Tre Scalini. Il traffico — se era lui il colpevole — andava eliminato da vaste aree del centro e della periferia, mentre appositi, sofisticat­issimi strumenti di rilevazion­e sarebbero entrati in attività misurando i tassi velenosi prima, du- rante e dopo l’esperiment­o.

Che ha avuto, ormai tutti sappiamo, trionfale successo. Là dove motori e ciminiere sono stati fermati i gas micidiali sono scesi a livelli amabilissi­mi; e, a controprov­a, le analisi hanno invece rivelato il persistere dei nocivi addensamen­ti nelle zone non testate.

È una scoperta che farà epoca, e sull’onda del successo già si vanno preparando altre consiiamo mili linee di ricerca relative al complesso nodo della convivenza urbana. È tutto da dimostrare, ad esempio, che sia meglio salire al quinto piano in ascensore piuttosto che a piedi. Sopprimend­o l’illuminazi­one di un intero quartiere, si otterrebbe probabilme­nte la prova definitiva che al buio i pedoni tendono a sbattere la faccia nei muri. E non è forse lontano il giorno in cui vedremo affrontato l’enigma che Galileo lasciò irrisolto: disponendo nei centri storici un numero adeguato di punti-fiamma alimentati da vecchi giornali, e sistemando su detti falò recipienti colmi di acqua fredda, non può darsi che, entro un certo tempo, l’acqua diventi calda?

Mentre aspettiamo col fiato sospeso giunge da Stoccolma la notizia di un ufficioso interessam­ento di quell’accademia per talune giunte comunali italiane. Si parla di un possibile Nobel per le scienze lapalissia­ne, così chiamate in riferiment­o all’eroe dell’antica ballata francese, Jacques de Chabannes, signore di La Palice, caduto nella battaglia di Pavia nel 1525, i cui soldati cantavano scientific­amente che «un quarto d’ora prima di morire era ancora in vita».

 ??  ?? Autori Franco Lucentini (a sinistra) e Carlo Fruttero
Autori Franco Lucentini (a sinistra) e Carlo Fruttero
 ??  ?? In bici Mascherine anti smog in centro a Milano (foto Furlan Lapresse)
In bici Mascherine anti smog in centro a Milano (foto Furlan Lapresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy