Corriere della Sera

Fico scatenato alla festa di Leu: soccorrere tutti e no ai condoni

- Emanuele Buzzi

MILANO Un nuovo scontro a distanza. Nel giorno in cui Luigi Di Maio esulta: «Per fortuna oggi non ci sono più Ong nel Mediterran­eo perché le operazioni devono farle le autorità competenti», Roberto Fico torna a pungere: «L’italia deve salvare tutte le vite umane in mare. Se ci riesce da sola bene, altrimenti chiede aiuto all’europa». Il presidente della Camera — ospite alla festa di Leu, con il segretario del Pd, Maurizio Martina, sul palco — sottolinea che i salvataggi nel Mediterran­eo non possono essere effettuati dalla Libia «perché non è in grado. Gli sbarchi sono diminuiti e potremmo delegare sempre piu alla capitaneri­a. Se è in grado di salvare le vite bene, se no bisogna chiedere aiuto a tutti».

E non è l’unico affondo. Prima pungola la maggioranz­a in chiave anti-berlusconi («Ora occorre varare la legge sul conflitto di interessi e quella sui tetti pubblicita­ri in Tv»), poi si mette di traverso sulla pace fiscale voluta dalla Lega: «Sono contrario a ogni tipo di condono fiscale, comunque si chiami questo condono fiscale». C’è tempo anche per un siparietto con Roberto Speranza che ha detto a Fico: «Noi conserviam­o sempre una tessera per te in un angolino perché alcune cose che dici sono più a sinistra di noi».

Parole che rischiano di infiammare il Movimento prima del braccio di ferro del Consiglio dei ministri in programma lunedì. Un incontro-scontro con Matteo Salvini e, soprattutt­o, con il ministro dell’economia Giovanni Tria. Il capo politico dei Cinque Stelle ha intenzione di mettere nero su bianco quanto strappato nel vertice di ieri: riforma dei centri per l’impiego da subito (costo 2 miliardi di euro), pensione di cittadinan­za da gennaio 2019 e reddito di cittadinan­za da marzo (sempre su stime da 10 miliardi). Ma Di Maio sa che proprio per quest’ultima voce (e il relativo costo a bilancio) troverà delle resistenze. È convinto che «il reddito di cittadinan­za sia in grado di autofinanz­iarsi» e lo ribadirà anche a Tria. E cercherà di far leva mettendo in chiaro — spiegano i bene informati — che «nessuno ha intenzione di sfasciare i conti pubblici» e che il Movimento è pronto a «rivedere altre voci», ma che il reddito «è come un investimen­to».

«Non si tratta di decimali, ma di persone», insistono i Cinque Stelle. Il leader M5S è convinto che il reddito di cittadinan­za produca «effetti positivi sui consumi» che possa portare a un processo di crescita. I pentastell­ati hanno anche strappato nel summit di ieri 36 miliardi di investimen­ti diretti e — soprattutt­o — 500 milioni per i risparmiat­ori coinvolti nel caso-banche, una somma necessaria per sostenere una delle battaglie della campagna elettorale. Ma sugli accordi con la Lega — in particolar­e sulle norme sui migranti — pende la spada di Damocle dell’avversità dell’ala ortodossa. Nel Movimento si dicono convinti che «la situazione si risolverà per il meglio» e che «si possono apportare eventualme­nte delle modifiche», ma alcuni falchi scalpitano, aspettano il testo definitivo prima di passare all’attacco.

Una volta definita la manovra Di Maio entrerà nella campagna autunnale. In una intervista al Corriere del Veneto, ribadisce l’idea di tornare al Nord: «Ho certamente intenzione di tornare quanto prima dai tanti imprendito­ri e dalle associazio­ni di categoria che ho incontrato prima e durante la campagna elettorale».

 ??  ?? A Roma Il dem Maurizio Martina, 40 anni, e il presidente della Camera Roberto Fico, 43, ieri alla festa di Leu (Fotogramma)
A Roma Il dem Maurizio Martina, 40 anni, e il presidente della Camera Roberto Fico, 43, ieri alla festa di Leu (Fotogramma)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy