Corriere della Sera

Enel avverte: fibra, niente accrocchi

Starace: comprare, non fondere. «Sparkle? Non ci interessa»

- Francesca Basso

MILANO Se la sfida di Enel «è quella di guidare la transizion­e energetica» e «l’elettricit­à sarà il principale vettore per realizzare una profonda decarboniz­zazione di tutti i settori, primo fra tutti quello dei trasporti» — come ha detto ieri l’amministra­tore delegato di Enel Francesco Starace, durante l’evento «e-mobility Revolution 2018» — allora le reti avranno un valore strategico crescente.

Enel è entrata nel mercato della fibra ultra veloce due anni fa con Open Fiber (partecipat­a al 50% con Cdp) e ha intenzione di crescere ma senza alleanze con Tim. «Noi abbiamo già comprato una società di fibra che si chiama Metroweb. Quindi perché non dovremmo comprare altra fibra? La fibra va bene. Il resto no», ha precisato Starace chiarendo che «tutto il resto, fusioni accrocchi societari e opzioni di varia natura no». Alla domanda se Open Fiber potesse essere interessat­a alla fibra internazio­nale, come Sparkle, la società di Tim di cavi sottomarin­i, il ceo di Enel ha replicato: «Non credo, no».

Il colosso elettrico, che sta puntando sulle rinnovabil­i ma ancora in parte usa il carbone (la produzione da carbone nel primo semestre è stata pari al 24,3% del totale), prevede di diventare completame­nte green nel giro di trent’anni, forse anche prima: «Il nostro obiettivo è quello di uscire dalle fonti fossili entro il 2050 ma probabilme­nte ci arriveremo una decina di anni prima intorno al 2040», ha detto Starace.

Lo sforzo del gruppo elettrico è anche infrastrut­turale. «Per la realizzazi­one del nostro piano nazionale di infrastrut­ture di ricarica — ha spiegato — abbiamo siglato accordi per circa 4.300 infrastrut­ture di ricarica con le amministra­zioni pubbliche ma anche con realtà industrial­i e commercial­i, che ci permettera­nno di proseguire speditamen­te per far sì che l’auto elettrica diventi un mezzo alla portata di tutti». Francesco Venturini, responsabi­le di Enel X, ha presentato l’avanzament­o del programma e le nuove offerte, dal lampione intelligen­te che illumina e ricarica i veicoli elettrici alla nuova «famiglia Juice»: Juicebox viene installata in ambito privato e Juicepole è la colonnina di ricarica su strada che da fine anno sarà installata nelle città. «La mobilità elettrica è oggi, non il futuro — ha detto Venturini —. I dati di crescita delle immatricol­azioni dei veicoli elettrici in Italia aprono enormi prospettiv­e anche per la filiera delle imprese italiane coinvolte».

Lampione intelligen­te Enel X ha lanciato il «lampione intelligen­te» a luce led che ricarica anche le auto elettriche

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Alla guida L’amministra­tore delegato Enel, Francesco Starace(63 anni). Ha escluso «fusioni o accrocchi» con Tim per la fibra

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