Corriere della Sera

«Abbraccio senza confini». L’addio di Milano a Inge Feltrinell­i

- Di Ida Bozzi

La città di Milano ha salutato ieri Inge Feltrinell­i con un «abbraccio senza confini, come l’ampiezza del suo sguardo intellettu­ale», come l’ha definito il sindaco Giuseppe Sala aprendo ieri il momento celebrativ­o nella camera ardente a Palazzo Marino. Davanti alla bara chiusa, coperta di rose bianche e gialle punteggiat­e da grandi gerbere color arancio, c’erano molti amici, ammiratori, lettori, editori e scrittori, raccolti intorno ai familiari.

«Nel segno dei tuoi e dei nostri valori, continuere­mo a seguire il tuo esempio», ha concluso Sala, che indossava la fascia tricolore. Anche Roberto Rivellino, amministra­tore delegato del gruppo Feltrinell­i, ha ricordato il contributo di Inge alla nascita delle librerie del gruppo, che voleva come «una casa per gli autori, i lettori e gli appassiona­ti di cultura, di una certa cultura: quella libera e indipenno dente che non ti fa dormire la notte, che ti appassiona».

Toccanti gli interventi dei nipoti Giacomo e Giovanni, e il saluto spezzato dalla commozione del figlio Carlo, che ricorda la poliedrica personalit­à della madre. E il suo impegno: «Non riesco a dire il suo orrore per i recenti rigurgiti neonazisti in Germania e per certe derive della politica italiana. Ma era ottimista per il futuro». E poi, come rivolgendo­si a lei stessa: «Leggere è oggi più di prima un atto rivoluzion­ario: questo mi hai insegnato».

Il commiato si è chiuso con la lettura di Anna Nogara, da Malcolm Lowry, e con un bra- musicale che «Inge» amava ballare. Ma intorno a Carlo e al vedovo Tomás Maldonado, si sono stretti moltissimi amici: molti dei «suoi» scrittori e tanti nomi della cultura, come Michele Serra, Gaia Servadio, Simonetta Agnello Hornby, Paolo Rumiz, Marco Missiroli, Gad Lerner, Natalia Aspesi, Paolo Di Stefano, Ranieri Polese. Il direttore del «Corriere» Luciano Fontana, giunto con il vicedirett­ore vicario Barbara Stefanelli e il responsabi­le delle pagine culturali Antonio Troiano, è venuto a porgere un saluto anche personale. «Per me — ha affermato Fontana — Inge oltre che una donna di straordina­ria cultura era anche un’amica. C’era un affetto speciale. Mi colpiva la sua originalit­à, l’irruenza. Aveva sempre qualcosa da dire cui non avevi pensato. Mi mancherà molto».

Presenti, tra i tanti, l’architetto Vittorio Gregotti, l’attrice Alba Parietti, l’ex sindaco Giuliano Pisapia, l’attrice Edgarda Ferri, la saggista Eva Cantarella, lo scrittore David Bidussa. E gli editori: «Irraggiung­ibile ottimismo e coraggio», ha commentato Stefano Mauri. E Barbara Hoepli: «Va ringraziat­a, per il suo contributo alla storia della letteratur­a».

Il sindaco, il direttore Sala: «Ampio sguardo intellettu­ale». Luciano Fontana: «Sapeva dire cose sorprenden­ti»

 ??  ?? Inge Feltrinell­i, Essen (Germania), 24 novembre 1930-Milano, 20 settembre 2018 (foto Ansa/leonardo Cendamo)
Inge Feltrinell­i, Essen (Germania), 24 novembre 1930-Milano, 20 settembre 2018 (foto Ansa/leonardo Cendamo)

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